Rubano acqua al cimitero, sconcerto a Civezzano

Alla fontanella con le taniche e pure con un camper da lavare

di Umberto Caldonazzi

Non sarà ancora guerra dell'acqua. Ma al camposanto di Civezzano siamo sulla buona strada, stante malumori, mugugni e proteste accompagnate da denunce sulla pubblica via. E affiora pure una sorta di incredulità mista a rassegnazione fra le tante persone che giungono al cimitero per una visita ai cari defunti, nel constatare come l'acqua messa a disposizione nelle fontanelle allo scopo di mantenere vivi e freschi i fiori sulle tombe, venga sempre più destinata all'irrigazione degli orti privati. Certamente, un bicchiere d'acqua non si nega a nessuno, magari nemmeno una bottiglia. Fa parte delle prime regole solidali da quando esiste l'uomo. «Ma qui arrivano con le automobili, aprono il baule e lo caricano con taniche piene d'acqua che fanno sgorgare dalla fontanella posta nel parcheggio sull'esterno del cimitero. E via, verso orti e giardini» raccontano indignati alcuni visitatori del cimitero.

L'acqua da attingere alle due fontanelle - una interna e l'altra esterna al camposanto - «è a disposizione pubblica per esclusivi usi cimiteriali. Nessun altro uso è permesso, quindi da considerarsi abusivo» conferma l'assessore all'agricoltura Stefano Bampi che, messo al corrente della situazione, cerca di porvi rimedio. «Magari, se segnalazioni giungeranno all'amministrazione comunale, come primo deterrente si potrebbe pensare ad apporre degli avvisi nei pressi delle fontane» ipotizza l'assessore. Anche perché - sempre da segnalazioni giunte dai frequentatori del parcheggio e dell'adiacente cimitero - si viene a conoscenza di automobilisti che sostano nel piazzale e puliscono il loro mezzo con l'acqua a disposizione del camposanto. Addirittura - altra segnalazione - nei giorni scorsi qualche utente avrebbe notato un camper posto a ridosso della fontanella, con la derivazione in plastica allacciata al tubo dell'erogazione dell'acqua, per la pulizia esterna della residenza mobile. E, (naturalmente!), ad operazione conclusa, pure il rifornimento d'acqua nei serbatoi del camper, prima della partenza per la gita fuori porta o vacanze che dir si voglia. Tutte operazioni svolte alla luce del sole, con l'incredulità dei passanti.

Acqua «furtiva» emunta dalle fontane del cimitero che vengono approvvigionate dalla rete potabile. Il tutto nel periodo in cui vigeva l'ordinanza di divieto d'uso d'acqua potabile per usi non domestici, stante il perdurare del periodo siccitoso che aveva posto seri dubbi sul servizio domestico, con alcune famiglie che già avevano visto mancare l'acqua dal rubinetto di casa. Fra i vari suggerimenti a disincentivare l'uso improprio dell'acqua del cimitero, l'assessore Stefano Bampi assicura di prendere in considerazione lo spostamento della fontanella all'interno del camposanto e pure la possibilità di attingere al vicino rio che scende da Garzano.

Sempre in tema di acqua, argomento di estrema attualità i quest'estate siccitosa, assieme alla giunta comunale l'assessore all'agricoltura si sta occupando in prima persona per un progetto che possa consentire punti di presa (caricabotte) nella zona bassa del territorio del Civezzanese. Per la zona alta, oltre all'impianto del Consorzio miglioramento fondiario su circa 70 ettari, è previsto un punto di presa d'acqua ad uso agricolo sulla strada che collega le frazioni di Bosco e Sant'Agnese. «Per quanto riguarda la rete idrica potabile, grazie agli interventi di Dolomiti Reti che gestisce l'acquedotto, siamo riusciti a rinnovare alcuni tratti eliminando le perdite. Ora è in fase di completamento il Fia (fascicolo integrato dell'acquedotto), strumento che raccoglie le informazioni necessaria a pianificare i futuri interventi» aggiunge Bampi. Fra le priorità, l'assessore indica l'integrazione delle attuali fonti di approvvigionamento.

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