Pergine, bilancio in calo. Crollano le entrate: -22%

di Daniele Ferrari

Pareggia sulla cifra finale di 36 milioni e 451 mila euro il bilancio di previsione 2015 del comune di Pergine. Dopo l’approvazione definitiva del documento contabile 2015, del bilancio triennale 2015-2017 e dei relativi allegati, avvenuta lunedì da parte della giunta comunale, ieri l’intera documentazione è stata depositata negli uffici comunali ed inviata ai singoli consiglieri, in vista della discussione in consiglio prevista per la seconda settimana di marzo.
Tra i dati più significativi del bilancio 2015 c’è il calo delle entrate correnti, ora pari a 16,4 milioni di euro (meno 11,09%). Se infatti grazie alla nuova imposta immobiliare semplice (Imis) che sostituisce Imup e Tasi, le entrate tributarie salgono a 4 milioni 904 mila euro (+14,37% rispetto al 2014), crollano del 22,29% i trasferimenti correnti (in gran parte da Provincia e Stato) e sono ora a 8 milioni e 528 mila euro.

Le entrate totali sono quindi pari a 25,15 milioni di euro, 4,5 milioni deriveranno da accensione di prestiti e mutui e 4,7 milioni di euro da servizi per conto terzi. La vera novità sotto il profilo delle entrate è la nuova imposta Imup, dovuta sia per il possesso di fabbricati che di aree edificabili. La base imponibile è diversa, infatti se per i primi è calcolata sulla rendita catastale moltiplicata per gli specifici moltiplicatori (diversi per categoria catastale partendo dal 3,5 per mille), per le aree edificabili la base imponibile è data dal valore in commercio al primo gennaio. È prevista una detrazione per l’abitazione principale che nel comune di Pergine sarà di 265,06 euro. I trasferimenti provinciali correnti sono stati stimati sulla base delle indicazioni contenute nel Protocollo d’intesa in materia di finanza locale 2015.

Passando all’esame dei vari capitoli di spesa si può notare come il costo del personale incida per il 37,9% e sia pari a 6,21 milioni di euro (stabile rispetto al 2014), mentre scende del 11,56% l’acquisto di beni (pari a 526 mila euro). Le somme destinate a prestazioni di servizi sono 7,48 milioni di euro (il 45,61% del totale) con un calo del 3,71% sul 2014. In particolare 2,4 milioni di euro saranno destinati alla funzione di polizia locale, 3,88 milioni per funzioni nel campo della viabilità e trasporti e 3,08 milioni di euro per le attività in campo turistico. Se 2,63 milioni saranno destinate alla gestione del territorio e ambiente, al settore sociale sono riservati 2,78 milioni di euro, con la cultura che dovrà accontentarsi di 830 mila euro, l’istruzione di 809 mila euro e lo sport di 967 mila euro.
Minori anche le somme destinate ad interventi in conto capitale (opere pubbliche) che scendono a 9,92 milioni di euro (nel 2014 erano 10,83 milioni di euro) visto il calo delle risorse provinciali, ora pari a 10,51 milioni di euro (meno 18,20% sul 2014), e l’istituzione del «fondo di solidarietà» (non ancora definiti criteri e delle modalità di riparto tra i vari comuni).

Quelli principali riguarderanno la riqualificazione delle spiagge del lago di Caldonazzo (per oltre 3 milioni di euro, nella foto), le manutenzioni stradali (1,56 milioni) ma anche il completamento del parcheggio di via San Pietro (300 mila euro), del marciapiede di Costasavina (248 mila euro), e la manutenzione dell’edilizia scolastica (254 mila euro). Così a fronte di una disposizione totale di 9,62 milioni di euro, ben 6,75 milioni saranno destinati ad interventi da avviare nel corso del 2015, mentre 1,43 milioni sono destinati sia ad opere previste nel 2016 e nel 2017. Tra le opere pubbliche più significative in programma anche la nuova biblioteca del costo di 5,75 milioni di euro (conclusione prevista nel 2017), mentre nel 2015 dovrebbe essere ultimata la riorganizzazione degli spazi delle medie Garbari (2,8 milioni di euro) e delle elementari di Susà (500 mila euro), con molte incognite gravano su maso Martini a Vigalzano (1,79 milioni di euro), dove sembra che la ditta appaltante abbia rinunciato a proseguire i lavori

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