Ex Villa Rosa nel degrado e con un futuro incerto

di Giorgia Cardini

È chiusa dal 21 luglio 2013, ma il suo futuro è ancora incerto. E per ora neppure la permuta tra i Padri Pavoniani e la Provincia, che ha appena portato nelle mani pubbliche gli ex «Artigianelli» di Susà, appare risolutiva. «La destinazione dell’ex Villa Rosa di Pergine, nonché l’acquisto della proprietà Artigianelli, sono questioni per il momento gestire direttamente dalla Provincia. Patrimonio del Trentino non ha ricevuto alcuna indicazione o incarico in merito, così come per l’Imperial Grand Hotel di Levico Terme».

Sta in queste poche righe, arrivate dalla stessa Patrimonio, l’ammissione che la confusione è grande sotto il cielo, sia per quanto riguarda il piano straordinario di cessioni immobiliari annunciato dal governatore Ugo Rossi e dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, sia per quanto riguarda il piano B, ossia la valorizzazione e nuova destinazione di strutture imponenti e inutilizzate. A Pergine, per la verità, ci sarebbe un protocollo d’intesa Comune-Provincia che voleva proprio portare ordine su questo punto: ma, rimasto al palo in attesa che si definisse la trattativa sugli Artigianelli, ora rischia di dover essere cestinato perché, come ha detto il dirigente della Provincia Raffaele De Col qualche giorno fa, «i tempi sono cambiati e soldi non ce ne sono fino al 2018». Un patrimonio pubblico vuoto e a rischio di andare in rovina. Come l’ex Villa Rosa. Se il suo futuro resta nebuoloso, il suo presente è fatto di «invitanti» porte aperte, di intonaci che stanno cadendo copiosamente dai soffitti su pregevoli parquet di legno, di vetri rotti, porte forzate e furti solo tentati o già messi a segno. Forse, anche di «disperati» che hanno scelto la sua vastità per passare qualche notte al coperto. Basta un rapido sopralluogo per accorgersene: penetrare nell’ex ospedale destinato alla riabilitazione motoria è persino troppo facile accedendo dalla strada che sale da Vigalzano e arriva dritta al vecchio parcheggio soprastante gli ambulatori e le sale dedicate alle terapie fisiche.

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