Redebus, il Motoraduno più alto d'Europa

La passione per la moto non teme i chilometri, il freddo e anche la neve. Una temperatura ben sotto lo zero ed oltre trenta centimetri di neve fresca hanno fatto da cornice ieri al motoraduno più alto d'Europa, nella suggestiva conca invernale del Passo Redebus tra Pinetano e Valle dei Mocheni a ben 1.455 metri

di Daniele Ferrari

La passione per la moto non teme i chilometri, il freddo e anche la neve. Una temperatura ben sotto lo zero ed oltre trenta centimetri di neve fresca hanno fatto da cornice ieri al motoraduno più alto d'Europa, nella suggestiva conca invernale del Passo Redebus tra Pinetano e Valle dei Mocheni a ben 1.455 metri. Erano davvero in tanti i bikers che hanno partecipato sino alle prime ore di stamani alla sesta edizione del “Motoraduno invernale Redibus” organizzato dal gruppo dei “Warriors Trento”. Oltre 300 chilometri in sella alla fidata motoclicletta per giungere da Piacenza, da Sesto Milanese o dal Friuli, poco di meno per raggiungere al Redebus da Venezia e da tutto il Veneto, anche se il primato spetta al gruppo di “valorosi” che ha affrontato oltre 800 chilometri (in più tappe) per passare dal mare di Salerno alle nevi del Trentino. Ad accogliere, riscaldare ed animare i tanti "chopper" (alcuni con gli originali giubbotti dai mille adesivi) ed amanti delle due ruote il gruppo dei “Warriors” guidati dal cembrano Aldo Pellegrini. Per tutti quindi il calore di grande fuoco con fiumi di brulè, tè col rhum, polenta e spezzatino, brodo caldo e carne lessa ed il miraggio di vincere una mitica “Harley Davidson Sewentytwo XL1200” (dal valore di oltre 12 mila euro). Questo infatti l’ambito premio della lotteria, avviata sin dalla scorsa estate nell’ambito della 14° edizione del "Warriors Day" a Palù di Giovo, e che ieri ha visto l’estrazione del biglietto vincente tra gli oltre 800 venduti. Per i meno fortunati la possibilità di vivere una simpatica sera in vero clima “esay-rider” ed anni ’70, di scambiarsi ricordi e emozioni vissute sulle strade del mondo con le rombanti e fidate motociclette e di ricevere una simpatica ciottola e maglietta con il logo del motoraduno, tra tanta musica ed amicizia. “Sono vent’anni che vengono in vacanza sull’Altopiano di Pinè – spiegava un biker 67enne di Sesto Milanese – ma un evento così non l’ho mai vissuto. Le proposte per i turisti sono sempre le stesse, passeggiate, raccolte di funghi ed erbe, noiose serata a tema, qui invece c’è uno spirito diverso, c’è più avventura, tanta semplicità ma anche la capacità di riscoprire le cose più vere, come la passione per la moto in un ambiente invernale davvero suggestivo”.

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