«Con il teatro Pergine è una città di cultura»

Shakespeare, nichelarpa, parole in libertà con il buio in sala: prosa, musica e immaginazione. Sono questi i tre ingredienti magici scelti dall'associazione «Aria Teatro» per inaugurare ufficialmente, ieri sera, il teatro comunale di Pergine, un gioiellino di tecnica e tecnologia («che voglio definire superbo», ha sottolineato il sindaco  Roberto Oss Emer ) che può ospitare 500 persone comodamente sedute su poltroncine di velluto rosso. E che, manco a dirlo, era pieno per questa «prima» attesa da ben 35 anni

di Nicola Guarnieri - NO

Shakespeare, nichelarpa, parole in libertà con il buio in sala: prosa, musica e immaginazione. Sono questi i tre ingredienti magici scelti dall'associazione «Aria Teatro» per inaugurare ufficialmente, ieri sera, il teatro comunale di Pergine, un gioiellino di tecnica e tecnologia («che voglio definire superbo», ha sottolineato il sindaco  Roberto Oss Emer ) che può ospitare 500 persone comodamente sedute su poltroncine di velluto rosso. E che, manco a dirlo, era pieno per questa «prima» attesa da ben 35 anni. Lo dimostrano pure i biglietti per l'evento, gratuiti e in distribuzione alla cassa, andati letteralmente a ruba nel giro di mezz'ora.
Pergine, da ieri, si sente finalmente una città a tutti gli effetti e non una città qualsiasi ma un centro culturale, un laboratorio di idee, un luogo di confronto, una tavola imbandita ad... arte.
Lo stesso parroco  don Remo Vanzetta , nel benedire la struttura di piazza Garibaldi, ha parlato di posti da tutelare come patrimoni dell'umanità perché uniscono. Tagliato il fatidico nastro, compito toccato ovviamente al primo cittadino, la folla si è spostata nel salottino buono della città. Dove con 35 anni di ritardo si è sentito recitare. «Aria Teatro» ha scelto dei brani di Shakespeare, l'«Enrico V», il discorso di San Crispino. Un'evocazione che ha giocato con il buio in sala e con le luci ma, soprattutto, con l'immaginazione del pubblico.
Un assaggio di come una scatola vuota, ancorché ben fatta, si animi di sentimenti veri quando qualcuno recita, canta, suona, fa arte insomma. «Signori, - la chiosa - che questo teatro prenda vita!».
Il dado, dunque, è stato tratto ma prima di alzare il sipario e liberare il palco allo spettacolo (dove ad attendere di esibirsi c'era l'orchestra filarmonica di Amstetten) c'è stato il doveroso inserto dei discorsi ufficiali.
 Roberto Oss Emer  ha ringraziato le precedenti amministrazioni (che hanno avviato progetto e lavori) e la Provincia (che li ha finanziati e che era rappresentata da assessori e consiglieri divisi tra la curiosità per il grande evento e quella per la prossima corsa all'urna) ma soprattutto le ditte che hanno realizzato il teatro. «Sono uomo di impresa e quando si inaugura qualcosa ci si dimentica di chi l'ha realizzata. Per questo voglio ringraziare le ditte e i loro dipendenti. Questo teatro serve per tenere viva la comunità. Qui nasceranno e si mescoleranno le idee e sarà il punto di partenza per il turismo culturale, un sogno che Pergine coltiva da anni».
 Angela Leonardelli , assessore alla cultura, ha insistito affinché «il progetto sia molto ambizioso e coinvolga tutta la comunità. È un luogo di produzione ed espressione delle emozioni e l'aspetto sociale affiancherà quello culturale».
Per  Marta Dalmaso , perginese doc e assessore provinciale all'istruzione, «c'è la grande voglia di trasformare questo edificio in un cuore pulsante non solo di Pergine ma di tutto il Trentino. Bisogna avere lo sguardo lungimirante di Pergine che ha capito che la gente non va nutrita di solo pane ma anche di cultura».
Infine loro, i ragazzi di «Aria Teatro». Uno slogan, divertente ma denso, racchiude il progetto. Ed è uscito dalla voce melodiosa di Marilena Gadler: «Adottateci!».

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