Lupi spinge la Valdastico  «Soluzione entro l'anno»

Si riapre, con le parole del ministro Maurizio Lupi, la strada che porta a una fusione tra l'A4 e l'A22. Sullo sfondo la possibilità che con tale operazione si arrivi a ottenere un compromesso tra Trentino e Veneto da un lato, Bruxelles e Roma dall'altro. Ovvero: arrivare a sbloccare la questione del completamento dell'A31, ottenendo il sì del Trentino al compimento del tratto Nord che, per alcuni chilometri, attraversa il territorio provinciale e necessita del consenso della giunta trentina I tuoi commenti

valdasticoTRENTO - Si riapre, con le parole del ministro Maurizio Lupi, la strada che porta a una fusione tra l'A4 e l'A22. Sullo sfondo la possibilità che con tale operazione si arrivi a ottenere un compromesso tra Trentino e Veneto da un lato, Bruxelles e Roma dall'altro. Ovvero: arrivare a sbloccare la questione del completamento dell'A31, ottenendo il sì del Trentino al compimento del tratto Nord che, per alcuni chilometri, attraversa il territorio provinciale e necessita del consenso della giunta trentina. E, in secondo luogo, allungare la concessione dell'A22 senza passare per la gara, facendo arrivare almeno al 2026 la scadenza della gestione attuale di A22 che scade nell'aprile del prossimo anno.


Ad aprire una ridda di possibilità e di opzioni sono le parole di Lupi a Nord Est Quotidiano. Da un lato, Lupi parlando di Valdastico l'ha inserita tra «le infrastrutture strategiche per il Paese» aggiungendo che «una soluzione ci sarà entro l'anno». Dall'altro, il ministro ha chiaro che «il dialogo in Europa sulle concessioni di A4 e A22 riprenderà dopo l'estate». Il filo del confronto con Bruxelles, come è noto, riguarda la possibilità che si eviti la gara (già avviata per l'A22, pendente come una spada di Damocle per la Serenissima) arrivando a una soluzione diversa. Quella, cioè, che porta a un allungamento della concessione per entrambe le autostrade. 

 

«È indispensabile avere al più presto delle certezze - ha aggiunto Lupi - Lo scenario di fusione delle società autostradali per armonizzarne la data di scadenza è all'esame e se ne discuterà dopo l'estate». Insomma, dopo la pausa ferragostana e le ferie, per la giunta provinciale e i vertici dell'A22, arriverà una ripresa carica di aspettative e di trattative. La prima scadenza certa è quella del 15 settembre: entro quel termine A22 dovrà rispondere alla richiesta di liberare il proprio tesoretto da 550 milioni di euro destinandolo al tunnel del Brennero.

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