L'incontro dei grillini finisce in rissa

E' finito in rissa l'altra sera il meetup, ovvero l'incontro del Movimento 5Stelle di Pergine. Una discussione che è degenerata in durissime accuse tra uno dei partecipanti e alcuni membri del comitato tanto da costringere l'onorevole Riccardo Fraccaro  ad intervenire ieri per verificare quanto successo. Mario D'Alterio, che del Movimento è stato il candidato sindaco cerca di gettare acqua sul fuoco: «E' una cosa interna al gruppo», dice, ma ammette che si è andati oltre il consentito tanto che sulla bacheca del meetup scrive: «In questo gruppo non si accetta la violenza»

E' finito in rissa l'altra sera il meetup, ovvero l'incontro del Movimento 5Stelle di Pergine. Una discussione che è degenerata in durissime accuse tra uno dei partecipanti e alcuni membri del comitato tanto da costringere l'onorevole Riccardo Fraccaro  ad intervenire ieri per verificare quanto successo. Mario D'Alterio, che del Movimento è stato il candidato sindaco cerca di gettare acqua sul fuoco: «E' una cosa interna al gruppo», dice, ma ammette che si è andati oltre il consentito tanto che sulla bacheca del meetup scrive: «In questo gruppo non si accetta la violenza. Chi è contrario può prendere un'altra strada. Sono abbattuto e amareggiato da quanto ho visto e sentito l'altra sera. Non avrei mai immaginato di assistere a scene del genere. Tutto era tranne che un incontro di attivisti e/o simpatizzanti del M5S. Ho personalmente subito delle offese e delle falsità (alcune davvero gravi), che non volevo credere a quello che dicevano queste persone. Ieri sera, dopo la mezzanotte, a riunione terminata, andando via (sconvolto e privo di lucidità) avevo promesso di lasciare il ruolo di organizzatore del gruppo. Tornando a casa ho subito lasciato. Questa mattina (ieri ndr), parlandone con mia moglie, ho deciso di non mollare il gruppo che ho, non senza fatica, fatto nascere e crescere».
Un iscritto che non era presente scrive: «Mi giunge notizia che nell'assemblea del Meetup di Pergine sono stati superati i toni di un normale confronto. Personalmente non c'ero, ma vorrei che andassimo tutti a fondo in questa questione. Se è vero che alcuni iscritti a quel meetup hanno insultato e anche minacciato altri iscritti, vorrei che fosse palesato, in quanto personalmente non voglio essere accomunato a individui che entrano nelle assemblee e minacciano fisicamente i partecipanti. Invito quindi le persone oggetto di attacchi personali ricevuti a relazionare, trovare i testimoni e quindi saró il primo firmatario di una mozione di espulsione di chiunque, e dico chiunque, non solo si sia reso parte attiva in tal senso, ma anche chi eventualmente lo venga a difendere con gli stessi toni». Sui motivi che hanno portato allo scontro nessuno vuole esporsi. Sembra che un attivista mai presente prima ai meetup si sia scagliato contro i partecipanti nel corso della discussione sui risultati elettorali.
L'onorevole-cittadino Riccardo Fraccaro, chiamato in causa, dice: «I meetup che si ispirano al M5S devono essere luoghi di incontro dove il confronto e il rispetto delle diversità deve costitutire un valore fondante. Ogni minaccia fisica o verbale risulta dunque insopportabile. Se qualcosa di così grave si fosse verificato a Pergine è necessario che il responsabile venga individuato e ascoltato al fine di valutare le conseguenze da trarre».
Frattanto, il Movimento 5 Stelle ribadisce che in vista del ballottaggio non ha fatto alleanze «per la spartizione di poltrone con alcun partito o lista...e invita i suoi elettori a recarsi alle urne domenica valutando con consapevolezza i due candidati e i rispettivi programmi elettorali. Noi, seppur fuori dal consiglio comunale, siamo pronti e determinati, da semplici cittadini, a portare avanti le nostre proposte programmatiche, le nostre idee e i nostri principi, volti ad un radicale cambiamento. Lo faremo in due modi: controllando con attenzione l'attività della prossima amministrazione e presentando richieste e progetti. Auspichiamo che il prossimo sindaco, insieme alla sua giunta e a tutto il consiglio comunale, sappia e voglia proporre un progetto politico per il bene di Pergine e dei perginesi, e magari accettare un confronto sincero, leale e positivo basato sulla condivisione di idee, principi e proposte con noi. Da parte nostra c'è fin da subito la massima disponibilità a collaborare su questo progetto, senza preclusioni su alcuno».

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