Sprechi / A Malé

La casa "multiservizi" di Bolentina, costruita dieci anni fa coi soldi pubblici, vuota e senza arredi, mai aperta

Al piano terra doveva esserci un piccolo negozio con rivendita di giornali ed alimentari; al primo piano il Comune aveva deciso per un ristorante. Ma l’interrogazione di Degasperi svela la verità

di Pietro Gottardi

MALÉ. Non si annunciano tempi brevi per l'entrata in funzione della struttura multiservizi-ristorante realizzata una decina di anni fa a Bolentina con finanziamento della Provincia, ma qualcosa a medio termine si sta almeno iniziando a muovere. «L'obiettivo che ci siamo dati - hanno detto la sindaca di Malé Barbara Cunaccia e il segretario generale dei Comune - è quello di riuscire a mettere in gara la gestione della struttura per la metà del prossimo anno».

A sollecitare notizie di questo immobile di cui si erano amministrativamente perse le tracce, è stata un'interrogazione presentata nei giorni scorsi al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dal consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi. «La frazione di Bolentina nel comune di Malé ha visto, circa una decina di anni fa, la realizzazione di un centro civico che nelle intenzioni doveva essere messo a disposizione delle associazioni e della comunità come punto di aggregazione - scrive Degasperi -. L'idea, sicuramente condivisibile, si è concretizzata in un edificio qualitativamente apprezzabile. Purtroppo la struttura, fin dal suo completamento, risulta chiusa e inutilizzata. Non è ben chiaro quali sarà il suo destino visto l'inesorabile trascorrere del tempo senza che siano in previsione progettualità utili a restituire il centro ai propri fini».

Due i quesiti posti quindi dal consigliere Degasperi alla Provincia: il costo dell'intervento sull'edificio e la quota eventualmente messa a disposizione dalla Provincia; e le ragioni del perdurante inutilizzo, con le iniziative che si intendono porre in essere per renderlo fruibile dalla comunità e le relative tempistiche. Contattata dall'Adige, la sindaca Cunaccia ha fornito già alcune interessanti indicazioni, come ad esempio quelle relative agli arredi: «Attualmente l'edificio ne è totalmente privo, ma come amministrazione abbiamo preso contatti con una ditta del settore per dotare gli interni di tutto ciò che serve».

E ciò che serve sarà un arredamento per il piano terra che sarà allestito come multiservizi (beni di prima necessità, giornali e quanto possa essere di utilità alle comunità di Bolentina e Montes) e un arredamento per il primo piano, che dovrebbe diventare un piccolo ristorante, come deciso dalla precedente amministrazione. «Solo quando l'edificio sarà completamente arredato si potrà redigere il bando di gara per darlo in gestione» precisa il segretario. Gara, tra l'altro, che bisognerà poi decidere se unica per entrambe le funzioni, o "spacchettata" per multiservizi e ristorante.

In ogni caso servirà tempo. La speranza come detto è di arrivare alla gara per metà dell'anno prossimo. «E poi - conclude con un sospiro la sindaca - c'è da sperare che qualcuno vi partecipi».

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