Devozione / Santuario

San Romedio, il 14 gennaio torna il pellegrinaggio notturno, e il giorno dopo le trippe

Anche quest’anno la camminata «filosofica» nella gola del rio e il recital di un cantautore. Il 15 le Sante Messe e la distribuzione dei piatti caldi

di Fabrizio Brida

SANZENO. La magica atmosfera del santuario illuminato da centinaia di candele, il sapore di tempi passati. I momenti di preghiera, di riflessione, di musica e silenzio. E l'occasione di svelare una nuova icona, dal significato profondo.La tradizionale "Festa di San Romedio" sarà tutto questo e molto di più. Una festa che nella scorsa edizione, dopo gli anni contrassegnati dal Covid, ha richiamato all'eremo una marea di persone e che anche quest'anno riproporrà il programma classico: domenica 14 gennaio si svolgerà il "Cammino nella notte", fiaccolata con partenza alle 19.30 dal piazzale della Basilica dei Santi Martiri di Sanzeno e arrivo previsto all'eremo di San Romedio verso le 21.30, lunedì 15 gennaio saranno celebrate le tre sante messe.

La prima è in programma alle 9, mentre la messa solenne delle 11 sarà presieduta dall'arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e sarà animata dal Coro Musica Insieme di Livo. Quella delle 16, invece, vedrà la partecipazione del Coro parrocchiale di Tassullo.

Non mancheranno le tradizionali trippe, preparate dallo chef Bruno Sicher con distribuzione nell'arco della mattinata e fino alle 15 a cura dei Nuvola e di altri volontari con posate, piatti e bicchieri tutti biodegradabili.

In questa edizione sarà inoltre svelata al pubblico un'icona raffigurante San Romedio e San Vigilio, opera di quattro abili mani. Fu iniziata infatti alla fine degli anni '90 dall'iconografa Franca Rossi Silvestri, che intendeva donarla al santuario. Rimasta a lungo incompiuta, dopo la morte dell'autrice la pregevole opera è stata completata dal suo maestro iconografo Fabio Nones di Trento e consegnata ai frati nei giorni scorsi.

Da sempre San Romedio si qualifica come figura vicina alla gente ed è tuttora viva la sua fama di santo che fa miracoli, come testimoniano le pareti del santuario tappezzate di ex voto di ringraziamento. Il flusso di presenze annuali supera i 200mila visitatori, la maggior parte dei quali accorre nel periodo estivo abbinando spesso l'occasione per una piacevole passeggiata lungo il sentiero nella roccia da Sanzeno.

Contenti sono anche i bambini che possono ammirare Bruno, l'orso ormai 30enne di casa a San Romedio.Ad offrire un antipasto della festa di lunedì, come detto, sarà il "Cammino nella notte", iniziativa aperta a tutti che ha visto crescere esponenzialmente la partecipazione: dalle poche decine delle prime edizioni si è passati a 2.000 persone lo scorso anno.

Partendo dalla basilica di Sanzeno, domenica sera alle 19.30 si camminerà illuminati da fiaccole o torce lungo i 3 chilometri di strada fino all'eremo. Alcune brevi tappe di animazione permetteranno di associare la bellezza del cammino alle riflessioni che si potranno ascoltare lungo il percorso, di carattere non strettamente religioso, fatte a due voci: a padre Giorgio Silvestri, priore di San Romedio, si affiancherà infatti Gianmaria Beccari, giovane filosofo di Imola ideatore delle "passeggiate filosofiche". Quest'anno il tema sarà "Il bene comune", con qualche spunto dall'enciclica di Papa Francesco "Laudato sii" che invita a prendersi cura della "Casa comune". Qualche altro tratto più silenzioso accompagnerà il camminatore col sottofondo del fruscio dell'acqua che scorre nel vicino rio San Romedio.

All'arrivo, intorno alle 21.30, ci sarà un'accoglienza coreografica con l'eremo illuminato da centinaia di candele e con i canti accompagnati dalla chitarra composti dal cantautore Gabriele Mongardi, che per l'occasione presenterà la canzone "Il cantico degli invisibili".

Alla fine tè caldo e vin brulé per tutti e rientro a Sanzeno, anche con pulmino. Per informazioni: info@satimartiri.org; tel. 380.1407271.

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