Credito / Cooperazione

Rurali, oggi è il giorno per il via libera alla "Banca per il Trentino Alto Adige"

Stasera il voto dei soci della Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia: se passa la fusione, nasce un istituto con la Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina

di Fabrizio Brida

NOVELLA. 17 novembre 2023: si scriverà oggi  una pagina fondamentale della storia della Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia, ma anche di tutto il movimento cooperativo trentino. 

Oggi alle ore 19 i soci dell'istituto di credito dell’Alta Anaunia saranno infatti chiamati a esprimere il proprio voto durante l'assemblea straordinaria convocata al Palanaunia a Fondo, decidendo se dire "sì" alle nozze con la Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina.

Se "sì" sarà, dal 1° gennaio 2024 nascerà la "Banca per il Trentino Alto Adige - Bank für Trentino-Südtirol - Credito Cooperativo Italiano Società Cooperativa".

Quella ormai pronta alla fusione è una Cassa Rurale in salute, che ha chiuso il bilancio 2022 con un utile di 828.831 euro (+43,83% rispetto al 2021), 40 milioni di patrimonio e un indice di solidità aziendale del 23,98% a fronte del 14% medio delle banche italiane. Le sofferenze lorde incidono sul totale degli impieghi per il 2,03%, il credito deteriorato lordo è in flessione del 2,50% rispetto al 2021.La Cassa Rurale presieduta da Roberto Graziadei serve, attraverso 8 filiali e una quarantina di collaboratori, oltre 6.500 clienti su un territorio che "sconfina" anche in Alto Adige. Complessivamente sono più di 3.500 i soci.In caso di responso positivo da parte dell'assemblea, nascerebbe una banca con 47 filiali da Merano a Marco e più di 400 collaboratori al servizio di 97 comuni. I clienti sarebbero quasi 117mila, più di 32mila i soci. Il patrimonio ammonterebbe a 352,3 milioni di euro, con 2.022 milioni di euro di crediti e 5.283 milioni di raccolta.Approvando il progetto di fusione, l'assemblea darebbe il la anche alla conseguente variazione allo statuto, le cui modifiche principali riguardano il nome (che sarà appunto "Banca per il Trentino Alto Adige - Bank für Trentino-Südtirol - Credito Cooperativo Italiano Società Cooperativa"), l'istituzione di due sedi distaccate a Fondo, nel Comune di Borgo d'Anaunia, e a Lana in Alto Adige, e la rappresentanza garantita in Consiglio d'amministrazione.Consiglio che per tutta la durata del cosiddetto "periodo transitorio di fusione", cioè fino al 2029, sarà formato da 12 consiglieri (più il presidente), 3 dei quali residenti oppure operanti sul territorio di riferimento di Novella-Alta Anaunia. Dopodiché i consiglieri diventeranno 9 (compreso il presidente), due dei quali provenienti dalla Val di Non. Di questi, uno prenderà la nomina di vicepresidente e uno farà parte del Comitato esecutivo, organo particolarmente importante perché delibera i finanziamenti. Anche il vicedirettore sarà di Novella-Alta Anaunia.Nel caso in cui i soci dessero il via libera all'accorpamento, lunedì 20 novembre al Palatrento si riunirà l'assemblea straordinaria dei soci della Cassa di Trento che dovrà confermare questo passaggio fondamentale. In caso contrario, se la fusione quindi non dovesse andare in porto, l'operatività della banca sarebbe comunque garantita. Sostanzialmente, si andrebbe avanti come fatto finora.Il lungo percorso che ha portato i due istituti di credito all'altare, dunque, è ormai prossimo alla conclusione. Manca ancora l'ultimo passo per la celebrazione delle nozze: saranno i soci a decidere se compierlo o meno.

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