Val di Non / Il caso

Sul destino di Castel Valer ancora incertezza. La vicesindaca Marinelli: "Acquisto? Se lo dice la Provincia..."

Prima l'annuncio di piazza Dante, poi un'interrogazione del consigliere Degasperi nella quale si evidenzia che gli eredi del maniero sarebbero all'oscuro della trattativa di acquisizione da parte della collettività

LA VICENDA La Provincia vende l’ex Villa Rosa per comprare Castel Valer
L'OPERAZIONE Il Pd perplesso sulle modalità di pagamento

di Federica Chini

VILLE D'ANAUNIA. Ammonta a 251.000 euro la quota che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Samuel Valentini destinerà all'operazione di acquisto tramite permuta di Castel Valer da parte della Provincia, annunciata in pompa magna nella conferenza stampa dello scorso 18 novembre.

Un'iniziativa complessa e dai contorni ancora tutti da definire, sulla quale si nutrono dubbi: la scorsa settimana il consigliere provinciale Filippo Degasperi ha presentato un'interrogazione nella quale si è evidenziato come gli eredi del maniero sarebbero all'oscuro della trattativa di acquisizione da parte della collettività.

Al momento, sembrerebbero non esserci novità, secondo quanto affermato dalla vicesindaca Monica Marinelli nella seduta del consiglio comunale di lunedì, tenutasi in assenza del primo cittadino. Sull'argomento è intervenuto il consigliere Marco Santini, il quale ha richiesto delucidazioni relative alla provenienza del finanziamento e ad eventuali sviluppi della trattativa.

Tali risorse, come chiarito dalla vicesindaca, provengono da voci di bilancio non ancora attivate.

«Se gli organi provinciali ed i relativi apparati tecnici hanno indetto una conferenza stampa di tale tenore, sicuramente è in corso una definizione degli eventi», ha commentato Marinelli, sottolineando inoltre come l'eventuale acquisizione di Castel Valer da parte dell'ente pubblico sia un'occasione storica e preziosa per la comunità di Ville d'Anaunia, dalla quale deriverebbero epocali vantaggi a livello economico e sociale, a fronte dello spopolamento e della chiusura delle attività economiche sul territorio comunale, aumentati notevolmente negli ultimi anni.

«A questi seri problemi possiamo far fronte con la riqualificazione dei centri storici e con il sostegno alle attività economiche, che potrebbero ricevere una vera e propria spinta dall'acquisizione pubblica del castello, ulteriore inestimabile patrimonio insieme al lago di Tovel, a Castel Nanno ed alle malghe - ha affermato la vicesindaca -. Dobbiamo credere in questa operazione, perché ne abbiamo bisogno».

Anche Santini, dal canto suo, ha auspicato il positivo evolversi della trattativa ed ha poi messo in luce le potenzialità di valorizzazione di un altro sito strategico, la diga di Santa Giustina. Durante la riunione sono state illustrate alcune variazioni di bilancio, soprattutto trasferimenti di risorse all'esercizio del prossimo anno, tra cui spiccano 675.000 euro per la ristrutturazione degli interni del complesso di Casa Grandi a Tuenno per la realizzazione della nuova sede comunale e relativi uffici, corredando il complesso di una piazza pubblica (642.000 euro), 1.493.000 euro per la realizzazione di una fermata dell'autobus e della sistemazione del piazzale dell'istituto comprensivo nonché della modifica dell'adiacente sottopasso pedonale.

Saranno inoltre spostati 538.000 euro per interventi di manutenzione straordinaria dell'acquedotto comunale nella frazione di Nanno, 252.000 euro riservati alla pavimentazione della strada forestale lungo il Lago di Tovel - destinati invece ad alcuni lavori prioritari di asfaltatura a Tuenno - circa 340.000 euro per gli interventi straordinari sulle caserme dei Vigili del Fuoco sul territorio e 333.000 per la messa a punto di una struttura polifunzionale nel Parco dei Diritti Umani a Nanno.

In sede di votazione, il punto è stato approvato con 13 voti positivi e la contrarietà del consigliere Santini, il quale ha contestato alcune modifiche al bilancio, in particolare la destinazione di ulteriori 45.000 euro per la riqualificazione dell'area sportiva di Tuenno, risorse che a suo avviso sarebbero più opportune per il rifacimento di strade, e per migliorie sull'acquedotto e per la pubblica illuminazione.

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