"Sogno di guarigione" Il film su Alice Magnani

In prima assoluta venerdì il documentario dedicato alla campionessa di tamburello mancata prematuramente in un incidente nel 2015

Sarà presentato in prima assoluta venerdì prossimo nel cinema teatro comunale alle 20.30 «Sogno di Guarigione», un documentario dedicato ad Alice Magnani, la campionessa di tamburello prematuramente mancata in un incidente stradale nel 2015.
 
Un lavoro cinematografico curato dal regista Massimo Gabbani e realizzato in collaborazione con l’Associazione Malattie Reumatiche del Bambino Il Volo Onlus (della quale Alice è stata testimonial), l’ospedale nella missione di Tabaka (Kenya) e la Federazione Italiana Tamburello. Un grande progetto in memoria di una ragazza speciale, tenace e coraggiosa, concretizzato con il patrocinio dell’amministrazione comunale, del Coni, della Provincia, del Comune di Padova e dell’azienda ospedaliera dell’ateneo patavino e con il sostegno economico di numerosi enti, associazioni, le Casse Rurali e svariate aziende del territorio. 
 
Un lavoro, come spiegano papà Dino Magnani ed il regista, suddiviso in tre momenti, rispettivamente sul percorso di vita di Alice, i suoi successi a livello sportivo nonostante la malattia che l’affliggeva (l’artrite reumatoide), sulla realtà delle patologie croniche nella quotidianità dei giovani che ne sono affetti e delle loro famiglie e il sogno della ragazza di aiutare i bambini in Africa, portato avanti dai suoi genitori fino all’intitolazione di un reparto in un ospedale della missione di Tabaka in Kenya.
 
Quello che emerge non è soltanto l’esempio e la lezione di vita dati da questa ragazza, ma anche l’importanza di sperare e perseverare nel raggiungere i propri obiettivi malgrado le batoste e le avversità. «Lo sport è stata la prima medicina per Alice, sebbene i medici le consigliassero di smettere non ne ha voluto sapere. Per noi è sempre difficile parlare di lei» racconta il suo papà.
 
«Inizialmente eravamo preoccupati che nel documentario potesse emergere in gran parte l’aspetto doloroso delle malattie reumatiche, ma l’impostazione del regista ci ha convinti pienamente - afferma Elena de Stefani, rappresentante de Il Volo -. Ciò che vogliamo far capire è che è possibile avere una vita dignitosa, con impegno e forza di volontà». Il documentario sarà proiettato per gli alunni dell’istituto comprensivo di Taio sempre venerdì prossimo ma nel pomeriggio alle 14.15: un’iniziativa fortemente voluta dalla scuola e dall’assessorato alla cultura diretto da Elisa Chini. 
 
La dirigente scolastica Roberta Gambaro e l’insegnante di educazione fisica Mirko Dalpiaz mettono in luce il valore educativo del documentario: «E’ un esempio di cittadinanza attiva e di diffusione della cultura territoriale, perché Alice con la sua storia personale è diventata patrimonio della comunità dove ha vissuto. Il documentario è ricco di valori quali l’impegno sociale, la convivenza con la diversità e lo sport come mezzo di crescita e formazione del carattere» sottolinea la dirigente. 
Il sindaco Paolo Forno, ricordando la giovane atleta, si è detto orgoglioso e onorato di ospitare la prima in Predaia, auspicando una numerosa partecipazione di pubblico. «E’ un lavoro che tocca il cuore, che spero possa essere diffuso capillarmente a livello locale - commenta il primo cittadino.- Da una perdita così dolorosa si è generata una grande coesione sociale: mi auguro che questo progetto apra la strada ad altri in ricordo di questa straordinaria ragazza».

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