Ossana, polemica sui presepi

di Lorena Stablum

«Non facciamo tutti la stessa cosa per non impoverirci tutti». È il monito del sindaco di Ossana Luciano Dell’Eva in merito alla presenza in Val di Sole di più manifestazioni natalizie ispirate ai presepi.

Da ormai 18 anni, l’amministrazione comunale e l’intera comunità di Ossana si danno da fare per realizzare durante le vacanze di Natale un’iniziativa che pian piano è cresciuta fino a diventare un’importante occasione di attrazione turistica per l’intero territorio. Il primo cittadino si scaglia quindi contro quegli appuntamenti che ripropongono, con piccole e poco sostanziali modifiche, la manifestazione organizzata nel proprio comune.
«È ovvio che ogni paese ha diritto a costruire il proprio presepe - precisa Dell’Eva - ma è ben diverso dal creare un percorso intorno ai presepi. Credo che vadano valorizzati gli sforzi di chi investe tempo e denaro da molti anni. Mi spiace molto leggere certi articoli di stampa in cui si promuovono iniziative che sono molto simili alla nostra: questo mi fa pensare che in Val di Sole ci sia poca visione del futuro e, soprattutto, manchi una visione condivisa dello sviluppo della valle. In questo senso, credo che anche i media dovrebbero aiutare a far crescere la comunità».

A innescare la lamentela è l’articolo pubblicato da «l’Adige», in cui si dava conto del bilancio conclusivo della prima edizione di «Caccia al presepe», organizzata da Rabbi Vacanze, e che metteva in mostra 86 rappresentazioni della Natività di Gesù, sparse in diversi angoli della Val di Rabbi.

«Domani mattina la nostra amministrazione potrebbe decidere di fare un ponte tibetano in Valpiana, copiando l’idea dell’amministrazione comunale di Rabbi che sta avendo un grandissimo successo - spiega con una vena polemica nemmeno troppo nascosta Dell’Eva -. Ma perché, mi chiedo, fare qualcosa di uguale? Non dobbiamo riprodurre manifestazioni simili all’interno della stessa valle e ogni Comune dovrebbe caratterizzarsi con delle iniziative particolari e specifiche. Questo per fare in modo che tutti possano crescere. Dico questo non per un senso di gelosia e di protezione di idee che, peraltro, ho preso da altre località che però sono lontane dalle nostre comunità.

La nostra manifestazione è una manifestazione di eccellenza e si è dimostrata un polo di attrazione per le persone che vengono in vacanza in Val di Sole».
In effetti, i numeri danno ragione al sindaco di Ossana. Anche quest’anno, «Presepi e musica» ha saputo attirare l’attenzione di oltre 20.000 visitatori certificati, oltre che il grande interesse dei media nazionali, sia della televisione e della carta stampata che della radio. Mai come quest’anno, si sono registrati tanti passaggi sui canali Rai, Mediaset, della Tv Vaticana e di altri media dedicati al piccolo borgo del Trentino che «ha più presepi che abitanti».

«È un riconoscimento al grande lavoro che ci sta dietro - continua Dell’Eva -. Un lavoro che lascia una concreta ricaduta economica sul territorio. Ho esempi precisi di hotel che, prima del ponte dell’Immacolata, sono riusciti a riempire le proprie strutture alberghiere vendendo pacchetti legati ai presepi di Ossana. In Val di Peio, poi, un albergo aveva 70 ospiti venuti solo per vedere i presepi. I turisti quindi spendono non solo negli esercizi commerciali di Ossana, ma, potenzialmente, in quelli di tutta la valle. Sono perciò un’importantissima occasione di lavoro per tutti, oltre che per le quaranta persone, tra operai e aziende locali dei mercatini, coinvolte direttamente nell’organizzazione. Questi risultati li abbiamo ottenuti grazie a una lunga esperienza e a fronte di importanti investimenti economici». Promosso con il supporto dell’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi, il percorso dei presepi di Ossana è realizzato grazie a un investimento che sia aggira introno ai 100.000 euro a copertura di tutti i costi (lavoratori, comunicazione e pubblicità, e altro). Di questi 50.000 euro sono a carico del solo Comune.

«La manifestazione sta diventando sempre più grande - conclude il sindaco - e richiede una gestione sempre più imprenditoriale. Per questo stiamo pensando di creare un comitato che possa organizzare l’evento in modo più agile».

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