Ossana, la Via Crucis verrà restaurata

di Lorena Stablum

Sarà restaurata la Via Crucis di Ossana. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luciano Dell’Eva, ha deciso di dare avvio al recupero di un bene particolarmente prezioso: il Calvario rappresenta infatti una delle meglio conservate Via Crucis della Val di Sole e un’importante testimonianza della devozione e del sentimento popolare, diffusosi in Trentino a opera dei Frati minori a partire dai primi anni del Settecento.

Nella tarda primavera, quindi, saranno rimesse a nuovo le edicole sacre raffiguranti la Passione di Cristo ed erette a partire dal 1733 sul pendio di Colle Tomino che sale alla chiesa intitolata a Sant’Antonio Abate. Il restauro era atteso da tempo. Da quando cioè nell’aprile del 2009 alcune edicole furono gravemente danneggiate per la caduta di due alberi, sradicatisi dal terreno diventato instabile con il disgelo della neve che era stata molto abbondante in quell’inverno. In quella nefasta occasione avevano subito i danni maggior la seconda stazione, affrescata con l’episodio di Gesù caricato della croce, e la sesta stazione, raffigurante la Veronica mentre asciuga con un panno il volto di Cristo. Questo capitello aveva riportato la rottura del tetto e del timpano e la perdita di parte del dipinto interno e delle decorazioni. La Soprintendenza per i beni architettonici aveva quindi affidato la progettazione all’architetto Andrea Lazzaroni. Ma poi non si era dato corso ai lavori.

Ora, il progetto prevede il restauro di tutto il percorso devozionale e un intervento di consolidamento delle mura perimetrali, che sostengono l’intero complesso, e sul monumento ai caduti del primo conflitto mondiale. Il costo delle opere, che si aggira intorno ai 320.000 euro, sarà completamente a carico del bilancio comunale.

Una scelta che conferma la grande sensibilità e il grande impegno dimostrato dall’amministrazione comunale di Ossana nella valorizzazione delle proprie ricchezze storico artistiche. «A breve partiremo con l’appalto - commenta il primo cittadino, che fin dall’incidente di una decina di anni fa si è dato da fare per reperire le risorse necessarie al recupero del percorso monumentale -. Si tratta di un intervento generale e, con il ribasso d’asta, credo che riusciremo a finanziare anche il restauro degli affreschi delle edicole. È per noi un grande impegno e, nello stesso tempo, un grande onore - continua Dell’Eva -. Abbiamo deciso di accollarci tutte le spese perché riteniamo che sia doveroso tutelare e conservare la nostra storia. Questo non è infatti il solo intervento di valorizzazione del nostro patrimonio.Nel giro di pochi giorni daremo corso anche al bando per l’appalto inerente alla sistemazione dell’illuminazione pubblica e al miglioramento dell’arredo urbano del centro storico. Inoltre, abbiamo affidato l’incarico di progettazione preliminare di demolizione dell’edificio che sta di fronte al castello di San Michele e per la costruzione di un padiglione di ingresso al maniero».

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