«Pink Floyd Story»: un tour in tre tappe

di Guido Smadelli

Partirà da Cles il minitour dei «Pink Floyd nonesi», articolato in tre tappe. Una prima avventura di un gruppo di musicisti era stata promossa otto anni fa per celebrare i vent’anni dell’abbattimento del muro di Berlino, e del conseguente album del noto gruppo beat-pop-psychedelic-rock inglese «The Wall».

«Un successo memorabile», ricorda Rosario Poletti, uno dei promotori di quell’iniziativa. Poi contattato qualche mese fa da Marcello Depaoli, altro protagonista dell’epoca: «Perché non riproponiamo una cosa simile per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione del primo disco dei Pink, «The Piper at the Gates of Dawn», uscito nell’agosto del ‘67?».

Rosario Poletti nel frattempo è un po’ fuori forma con la chitarra, nicchia un po’, ma poi convincerlo a rimettere in piedi quel riuscito show, con molte più difficoltà tecniche, non è tanto difficile. Così parte la macchina: in parte i protagonisti musicali del futuro spettacolo sono gli stessi, si aggiungono elementi nuovi, si somma la scuola musicale Celestino Eccher che parteciperà con dei cori giovanili, vengono trovate le sostanze (i vil danari) per affrontare l’impegno, grazie al sostegno di enti, casse rurali ed altro. «Stavolta tutto è più complesso», afferma Rosario Poletti, che veste i panni di direttore artistico. «Per ?The Wall? si trattava di riprodurre quell’album, c’era una continuità, un’omogeneità di musiche ed atmosfere. Stavolta lo spettacolo seguirà il filo degli album dei Pink Floyd, con sonorità diverse l’uno dall’altro, dallo psichedelico iniziale a tutto quanto è seguito, un viaggio attraverso delle vere e proprie ere musicali».

Un viaggio già iniziato, dai primordi a «A Saucerful of Secrets», da «Atom Heart Mother» a «Echoes», da «The Dark Side of the Moon» a «The Final Cut»? I pezzi sono pressoché pronti per l’esecuzione, mancano i ritocchi, e la direzione artistica è al lavoro per luci e coreografie ? annunciate imponenti. All’opera sono il batterista Claudio Torresani, il bassista Romano Benedetti, i tastieristi Marcello Depaoli e Massimo Faes, i chitarristi elettrici Gianluca Rossi e Nicola Pedron (rigorosamente, Fender Stratocaster?), la chitarra acustica e la voce di Andrea Debiasi, sassofono e percussioni per Giovanni Bruni (direttore del corpo bandistico di Tuenno), le voci femminili di Elisa Olayzola, Chiara Pancheri, Alessandra Bertagnolli.

A loro il compito di ricreare quel mix di buona musica ed atmosfere con cui i «Pink» hanno narrato un mondo tutto loro, pressoché irripetibile.
«Like Floyd ? A Pink Floyd Story» sarà presentato il 28 ottobre a Palazzo Assessorile; il 19 novembre, nella stessa sede, ci sarà una serata di approfondimento sui Pink, con la partecipazione dei musici Enrico Merlin e Maurizio Beltrami, il Coro voci bianche della scuola C. Eccher diretto da Chiara Biondani, che eseguirà alcuni brani «unplugged», ed una esposizione di cimeli del gruppo inglese. Poi, spazio allo show. La «prima» è a Cles, il 25 novembre; altra data a inizio gennaio a Fondo, inserita nel «contorno» della Ciaspolada, mentre la terza tappa sarà estiva, all’aperto, nell’ampio anfiteatro di località Alla Torre di Coredo. Per gli amanti del genere un’occasione da non perdere, anche per la qualità dei musicisti impegnati e del contorno necessario per fare dell’evento un momento da ricordare a lungo ? come già avvenuto per «The Wall» otto anni fa.

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