Nasce la Cassa rurale «unica»

Nasce il «colosso» delle Casse Rurali, in ossequio ai dettami della Banca d’Italia e della federazione, che da tempo ha avviato il percorso di riduzione del numero degli istituti di credito cooperativi in Trentino: Tuenno e Rurale d’Anaunia si fonderanno il prossimo anno, in luglio, nella nuova «Cassa Rurale Val di Non».

Spiega il comunicato stampa congiunto di giovedì 12 ottobre: «Lo spirito di progredire, entro un mondo del credito cooperativo in continua evoluzione, ha indotto le Casse Rurali di Tuenno - Val di Non e d’Anaunia a giungere ad un accordo di fusione. Con l’auspicio di poter, nei tempi più brevi possibili, giungere al più ampio e condiviso disegno di valle, la denominazione del nascente istituto sarà Cassa Rurale Val di Non.
La nuova Cassa Rurale si propone di essere sempre più solida e di qualificare ulteriormente il servizio offerto a soci e clienti, mantenendo sempre il ruolo di banca di riferimento a sostegno dell’economia e del territorio».

Il progetto prevede con decorrenza 1 luglio 2018 l’incorporazione della Cassa Rurale d’Anaunia nella Cassa Rurale di Tuenno - Val di Non e dovrà preventivamente essere approvato dalle rispettive assemblee straordinarie delle Casse Rurali coinvolte.

La nuova realtà, derivante dalla fusione, potrà contare su una compagine sociale di 8.600 soci, 120 dipendenti, con 22 filiali distribuite capillarmente sul territorio di competenza e un patrimonio pari ad euro 130 milioni con un indice di solidità che si avvicina al 20%.

Le masse amministrate complessive ammonteranno a euro 1 miliardo e 804 milioni ripartite in euro 656 milioni di impieghi e euro 1 miliardo e 148 milioni di raccolta totale.
La direzione sarà affidata a Massimo Pinamonti, direttore della Cassa Rurale di Tuenno - Val di Non mentre la vicedirezione sarà assegnata a Giuliana Cova, direttrice della Cassa Rurale d’Anaunia.

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