Malé, verso un consorzio unico per l'irrigazione

di Lorena Stablum

È un progetto dal valore complessivo di circa 500.000 euro quello di cui si discuterà venerdì 10 marzo in occasione dell’assemblea del Consorzio di miglioramento fondiario di Malé.

I lavori, che saranno finanziati al 90% dal contributo provinciale, consistono nella ristrutturazione e sistemazione delle vecchie condutture del consorzio di Malé con lo spostamento dell’opera di presa dalla zona attuale ubicata nei pressi della segheria Ruatti a Pracorno. «Ma il progetto inciderà in pratica su tutta la bassa Val di Sole e darà vita a un unico consorzio in cui confluiranno gli enti irrigui della bassa Val di Sole» commenta il presidente del consorzio di Malé Alberto Gregori. Il progetto, infatti, prevede di usare la condotta esistente in capo al Consorzio di secondo grado, guidato da Luciano Clementi, e, partendo dal «ponte dei Zodi» di Pracorno sul torrente Rabbies, di far arrivare la condotta al paese di Magras dove si diramerà in due filoni: uno verso Monclassico e Presson e uno in direzione di Bozzana. Per il consorzio irriguo di Malé si tratta di una spesa complessiva intorno ai 380.000 euro, che però consente di adeguare le strutture idriche ai parametri di Deflusso minimo vitale (Dmv) stabiliti dalla Provincia. Allo stesso tempo, la nascita di un unico consorzio irriguo permetterà una notevole razionalizzazione delle spese. Tra le questioni che tratterà l’assemblea, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo e di previsione, vi saranno però anche molti temi di attualità come, ad esempio, il rapporto con la vicina Val di Non, che ha presentato un progetto per la costruzione sul Rabbies di una nuova condotta utile a irrigare i meleti del Consorzio Val di Tovel.

«Spero che questa iniziativa non si realizzi - spiega il presidente -. Mi auguro anche chi è preposto a concedere la concessione, prima di staccarla, venga sul posto a vedere quanta acqua c’è nel Rabbies. Non è che non vogliamo dare l’acqua, ma bisogna capire se c’è abbastanza acqua per soddisfare tutte le esigenze».
Un’altra questione, a cui il consorzio sente di dover trovare una soluzione, riguarda l’approvvigionamento irriguo delle serre. «Quando piove, le acque del Rabbies portano molta sabbia e noi dobbiamo interrompere il servizio - aggiunge Gregori -. Le serre però hanno bisogno d’acqua anche nelle giornate di maltempo. È un problema che si fa sentire sempre di più anche perché Melinda sta spingendo per la diffusione della coltivazione di piccoli frutti.

Quindi, stiamo studiando delle soluzioni come, ad esempio, la realizzazione di bacini per l’accumulo dell’acqua che possano soddisfare il fabbisogno delle serre anche quando i canali sono chiusi». Infine, all’ultimo punto all’ordine del giorno si discuterà della pratica «Rio Saleci». Qualche tempo fa, sul torrente l’amministrazione di Malé aveva presentato un progetto di sfruttamento idroelettrico, che aveva creato delle tensioni, poi risolte, con il Comune di Rabbi. «Lì c’è una concessione idrica per la quale il consorzio continua a pagare - conclude Gregori - ma che a noi non serve.
Stiamo cercando di trovare un modo per cederla a Malé. Noi, infatti, non possiamo permetterci di impegnarci in ulteriori mutui nemmeno se lo volessimo».

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