Fondo, via libera al fotovoltaico nel bosco

Ma il sindaco: ora non c'è più interesse a costruire l'impianto

di Giorgia Cardini

Adottata in via preliminare l’8 agosto 2011, modificata e adottata in via definitiva il 31 ottobre 2012, approvata dalla giunta provinciale venerdì scorso, 14 ottobre 2016. Un iter lunghetto, quello per la variante al Prg del Comune di Fondo, che oltre cinque anni fa si era posto il problema di come contenere i costi di gestione del palaghiaccio, arrivando alla conclusione che un impianto fotovoltaico avrebbe costituito una buona soluzione.

Ma in cinque anni cambia il mondo, cambiano le normative e le condizioni, la convenienza del fotovoltaico non è più quella di allora e nel frattempo il palaghiaccio di Fondo - dice l’attuale sindaco Daniele Graziadei, che ha preso il posto di Remo Bonadiman - «ha subito lavori che hanno reso sostenibili i suoi costi di gestione». Quindi, continua il sindaco, «il Comune per ora non ha alcuna intenzione di avvalersi della possibilità data dalla modifica al Piano regolatore, anche se una valutazione la faremo.
Tra l’altro, entro un mese concluderemo la variante generale al Prg».

Quella approvata nei giorni scorsi dalla giunta provinciale, comunque, dopo varie sospensioni dell’iter per richieste di integrazioni, prevede l’eventuale collocazione dell’impianto su un’area di circa 10.000 mq di superficie in località Valmora, in area boscata sul versante montano che segna la destra orografica del rio Sass. Al progetto si erano opposte, all’epoca della sua adozione definitiva, la sezione Cai-Sat di Fondo e l’associazione Alta Val di Non Futuro Sostenibile per la presenza nell’area di sorgenti di acqua potabile, per rischio di dissesto idrogeologico e per la presenza del gallo cedrone.

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