Revò, tre incontri sulla canonica da vivere

di Fabrizio Torchio

Con la proiezione del film «Gli equilibristi» si apre stasera a Revò (sala della Colonna in municipio, ore 20.30) il percorso di sensibilizzazione «Una canonica da vivere», con il quale ci si propone di riflettere su povertà, relazioni e diversità e sull’esperienza in atto nella canonica di Revò, aperta all’accoglienza di persone autosufficienti con difficoltà o disagi e che vede adulti e giovani aiutare in vario modo gli ospiti.

«Quella di Revò è stata la prima canonica, in Val di Non ci sono anche quelle di Malgolo e Coredo, e la Diocesi ha messo a disposizione per progetti sociali 13 canoniche nel Trentino», ci spiega Cristian Gatti, direttore della Fondazione Comunità solidale. «L’obiettivo è quello di creare il coinvolgimento della comunità - osserva - lavorando per l’accoglienza, l’accompagnamento, l’inclusione a supporto di situazioni fragili».
Il progetto vede collaborare il Servizio per le politiche sociali e abitative della Comunità della Valle di Non, l’Azienda sanitaria provinciale, la Diocesi con la Fondazione comunità solidale, con l’Unità pastorale della Divina Misericordia e il Comune di Revò che si aggiungono nell’organizzazione degli incontri.

«È un’esperienza che risponde al bisogno di persone in difficoltà, seguite dalle strutture, che hanno un’occupazione, collaborano alla gestione della casa e che quando si sentono di farlo lasciano la struttura», ci spiega padre Placido, parroco di Cagnò, Revò, Cloz e Brez, al quale l’esito è sembrato buono. «È una possibilità flessibile, calibrata sui bisogni, e il senso degli incontri è anche quello di coinvolgere un pochino le persone attorno, che possono offrire un po’ di presenza. Invitare anche ad una riflessione - osserva padre Placido - ad esempio attraverso la sensibilizzazione di queste ?nuove povertà?, e provare ad incoraggiare all’impegno».
Tema del primo incontro, questa sera, sono proprio «Le nuove povertà» e in programma, dopo la visione del film che racconta la storia di una separazione e delle sue conseguenze economiche, c’è il dibattito.

Lunedì 18 aprile si parlerà di «Relazione, comunicazione e volontariato»: la serata, condotta dal dottor Claudio Agostini, primario di psichiatria a Cles, vedrà la partecipazione dei volontari dell’associazione «Valle aperta». Il volontariato - spiegano gli organizzatori - non è solo un aiuto nello svolgimento di attività pratiche, ma è soprattutto la possibilità di instaurare relazioni interpersonali e di fiducia». Martedì 26 aprile, la serata condotta da padre Placido Pircalli, parroco di Cagnò, Revò, Cloz e Brez, sul tema «La diversità come risorsa», con la proiezione del cortometraggio «Il circo delle farfalle».

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