Parco dello Stelvio: le associazioni costituiranno un Osservatorio sugli atti

«Con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la norma d’attuazione varata dal Governo per la nuova governance dello Stelvio di fatto sancisce l’uscita del parco dai parametri normativi della legge quadro nazionale 394 del 1991 che fino ad oggi ha regolamentato  i parchi italiani».

A sostenerlo, in un comunicato stampa pubblicato sul sito di Legambiente, le associazioni CTS, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Mountain Wilderness, Federazione Nazionale Pro Natura, Touring Club Italiano e WWF, le quali «non si riconoscono nelle dichiarazioni all’Ansa dell’assessore trentino all’ambiente, Mauro Gilmozzi, che attribuisce loro un “decisionismo dall’alto”».

Gli ambientalisti ricordano che è «loro merito aver attivato il confronto con i comitati di cittadini e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste anche di lingua tedesca. L’ambizioso progetto transfrontaliero Stelvio-Adamello Brenta-Engadina nasce proprio in seno a questa realtà socio-culturale e le associazione sono soddisfatte di apprendere dalla stampa che tale possibile percorso sia stato recepito anche dalle rappresentanze istituzionali locali».

«Restano comunque numerose - scrivono - le perplessità sulla “sperimentazione” Stelvio. Le associazioni ambientaliste nazionali si riservano di valutare le possibili illegittimità normativo-costituzionali dell’Intesa e, come già annunciato dal WWF, costituiranno “un Osservatorio sugli atti che verranno assunti dal Comitato di Coordinamento e dagli altri soggetti pubblici coinvolti, per verificare che siano rispettate le norme sulle aree protette e la classificazione IUCN (Unione Internazionale per la conservazione della natura) che fanno dello Stelvio un Parco Nazionale”».

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