Insegnanti a scuola di montagna Ecco l'intesa tra Sat e Provincia

di Andrea Bergamo

I docenti delle scuole trentine sosterranno corsi di formazione su tutela e gestione dell'ambiente montano. Parte dagli insegnanti il «patto» tra Provincia e Sat per portare l'educazione alla montagna negli istituti di ogni ordine e grado del territorio. A prevederlo, è il protocollo d'intesa sottoscritto domenica a Fondo dal governatore Ugo Rossi e dal presidente della Società alpinisti tridentini, Claudio Bassetti, a conclusione del 121° congresso.

La tematica approfondita è stata proprio quella del coinvolgimento dei più giovani all'interno dell'associazione che raccoglie 26.790 soci. L'intesa prevede dunque «laboratori per studenti» e attività in quota attraverso «esperienze di introduzione all'escursionismo e alle diverse pratiche alpinistiche». Spetterà alla Sat formulare eventuali proposte di esperienze didattiche, con l'obiettivo di diffondere il più possibile il valore dell'attività alpinistica e l'educazione alla sicurezza. L'accordo ha una durata di tre anni e potrà essere rinnovato alla scadenza. Di fatto viene così recepito in modo ufficiale quanto già oggi si sta facendo sul territorio e getta le basi per una collaborazione sempre più strutturata fra la Sat e il mondo educativo-formativo.

«Negli ultimi 15 anni sono cambiati i rapporti economici, quelli sociali, e pure i modelli culturali - ha osservato il presidente Bassetti al Palanaunia - Oggi abbiamo possibilità fino a poco tempo fa impensabili, potenzialità di incontri e di sfide coinvolgenti, che tuttavia comportano dei rischi». Uno dei più importanti, secondo il presidente della Sat sarebbe «lo spaesamento che si prova nel vivere in un territorio di cui poco si conosce, dove le relazioni sociali sono ridotte e l'ambiente montano non è più visto come un mondo delicato, i cui equilibri sono il risultato di secoli di lavoro e fatiche. La montagna non è una risorsa da sfruttare, ma una ricchezza da usare con prudenza e misura».

Ciò che è emerso dalle varie relazioni che si sono susseguite nel corso del congresso (particolarmente significativo l'intervento dell'antropologo Annibale Salsa) è infatti come il rapporto di avvicinamento dei ragazzi alla montagna, sia oggi meno facile rispetto a un tempo.

«È sicuramente più occasionale e legato a singoli episodi, magari legati ad eventi intriganti, molto attrattivi, che però fanno della montagna uno scenario di prestazioni» ha commentato Bassetti.

Per questo motivo - è stato evidenziato - è necessario sviluppare un approccio integrato a tutti i temi che riguardano la montagna, dalla sostenibilità ambientale e turistica alla valorizzazione delle sue culture, passando per la valutazione del rischio, ad esempio per lo sci alpinismo. E il protocollo firmato ieri riconosce proprio alla Sat un ruolo chiave: «Mettiamo le nostre conoscenze e competenze al servizio degli altri, offrendo servizi in maniera volontaristica, il che in epoca di contrazione di bilanci pubblici è ancora più prezioso - ha affermato Bassetti - Chiediamo però di semplificare quel carico di burocrazia che appesantisce il lavoro dei volontari e li demotiva».

Un grazie di cuore alla Sat, per il suo servizio alla comunità trentina, all'ambiente, e anche al turismo, è arrivato dal governatore Rossi: «Il protocollo vuole portare ai ragazzi i valori e i saperi della Sat e quindi il mondo della montagna, ma anche la capacità di leggere le alte quote nel contesto delle dinamiche globali che ci investono».

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