Cles, Turri dirigente al Russel

Mario Turri nuovo dirigente: «I ragazzi al primo posto»

«Lavorare a scuola è lavorare in un luogo in cui si riflette, si discute, ci si emoziona, ci si indigna, ci si commuove; abbiamo davanti dei giovani, è l’età della febbre, degli entusiasmi e della depressione. Essi si aspettano parole ed esempi significativi, che li aiutino a trovare coordinate essenziali». Le parole di Mario Turri, classe 1956 e nuovo dirigente scolastico del liceo Bertrand Russell, riassumono in poche righe tutto l’operato che il suo nuovo governo attuerà nei prossimi anni: attenzione empatica nei confronti dei ragazzi e linee guida tanto esemplari quanto plastiche. Per due anni dirigente del Liceo Linguistico Sophie Scholl di Trento che ha «fondato» essendo un istituto nuovo, Turri (nativo di Peio) è stato trasferito a Cles alle soglie della pensione.

«Il Russell è un liceo impegnativo - spiega Turri - poiché serve due valli, presenta un’offerta formativa ampia ed è inoltre diviso in due sedi staccate fra loro. Il ruolo del liceo sarà quello di mantenere lo standard di innovazione che lo ha caratterizzato negli ultimi anni, grazie al lavoro di chi mi ha preceduto e alla disponibilità dei docenti. Pensiamo all’organizzazione degli stage, previsti dalla legge 107/201 per 200 ore nel triennio e alla mole di lavoro necessaria per contattare enti e ditte, ma anche alla realizzazione dei periodi di recupero e potenziamento in corso d’anno, alle seste ore per la preparazione alle certificazioni linguistiche e la pratica opzionale dello strumento musicale».

«Non mancheranno - aggiunge Turri - le collaborazioni con altri enti esterni, come ditte o associazioni, i quali avranno lo scopo di integrare la proposta educativa del liceo. Proposta educativa che, di certo, è alquanto ampia, con ben sette indirizzi diversi. In questo contesto, le materie umanistiche e quelle scientifiche risultano ben bilanciate. Nel nostro liceo abbiamo sia i percorsi che possiamo definire come «Stem» (Science, Technology, Engineering, Mathematics) che i percorsi umanistici. Serve infatti anche personale con buone capacità nel campo della comunicazione, come ad esempio gli sviluppatori delle piattaforme digitali».

Fra le note negative vi è l’annoso problema della sede distaccata di via Trento. «La sede di via Trento è una sede dignitosa e pulita, caratterizzata, se vogliamo, da una “stabile provvisorietà” - continua Turri -. È ovvio che la nuova sede risolverebbe i problemi, primo fra tutti quello dello spazio interno ed esterno, che ora è al  limite. Quell’edificio contiene 27 delle nostre 54 classi e quindi circa la metà degli studenti. Il problema che è stato segnalato più volte è il riscaldamento delle aule poste al piano inferiore. Cercheremo di ovviare con più ore-calore al giorno per quella parte di edificio. La situazione è peraltro conosciuta da tempo».

Di questi tempi, quando si parla di scuola, è impossibile non fare riferimento al trilinguismo, voluto fortemente da Ugo Rossi. Turri ha certamente voce in capitolo in questo e la sua testimonianza è un valore aggiunto. Il nuovo dirigente del liceo Russell è stato infatti insignito della Tiroler Adler in Silber nel 2005. «Ho collaborato per diversi anni - spiega ancora Turri - con autorità scolastiche del Land Tirol alla realizzazione di soggiorni linguistici estivi rivolti a bambini della scuola primaria presso l’Abbazia di Stams, nella zona di Haiming-Silz-Mötz, per lo scambio docenti elementari e medi Trentino –Tirolo e per l’istituzione della scuola bilingue di Innsbruck “Innere Stadt”, gemella della scuola primaria bilingue di Cognola».

«È la prima volta che l’ente pubblico investe tanto sull’apprendimento delle lingue - concloude il dirigente -. Le difficoltà più evidenti sono nel reperimento di docenti in grado di insegnare la propria materia in lingua straniera (Clil). La preparazione di questo personale e la sua messa in esercizio richiede del tempo. Si tratta di limiti che potranno essere superati, ma che nell’immediato provocano qualche sofferenza».

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