Cles, sale operatorie chiuse da domani

di Patrizia Todesco

Ultima giornata di apertura per le sale operatorie dell’ospedale di Cles e soprattutto per il punto nascita, prima dello stop forzato deciso dall'Azienda sanitaria. A causa degli avvallamenti che si sono creati sul pavimento delle tre nuove sale operatorie, è stato necessario infatti programmare degli interventi straordinari che sono stati suddivisi in tre fasi esecutive e dureranno 25 giorni, a partire da domani. Durante la prima fase rimarrà attiva una sala operatoria (dedicata alle urgenze chirurgiche e ortopediche); durante la seconda fase sarà sospesa tutta l’attività in quanto si lavorerà nell’atrio di accesso alle sale; nell’utima fase saranno operative due sale operatorie.

L’Azienda sanitaria, in un comunicato diffuso alcune settimane fa, aveva specificato che era stato deciso di effettuare i lavori in questo mese perché a settembre è «storicamente il mese in cui si rileva la minore attività chirurgica presso l’ospedale di Cles». L’attività di ostetricia e ginecologia, compreso il punto nascite, dovrà essere sospesa da domani al 21 settembre e nei giorni 27-28-29 dello stesso mese.

Se per ortopedia e chirurgia i disagi saranno presumibilmente limitati perché gli interventi programmati sono stati concentrati nelle settimane precedenti ai lavori e nel mese di ottobre e le urgenze verranno comunque garantite, per quanto riguarda il reparto di ostetricia si tratta di un colpo durissimo. Per le mamme che intendevano far nascere i loro bambini a Cles, magari con la garanzia dell’analgesia epidurale, una decisione difficile da digerire.

Già nelle settimane scorse il reparto ha registrato un calo di pazienti in quanto le donne che avevano il termine vicino alla chiusura o nelle settimane di settembre in cui la sala parto è chiusa, hanno preferito iniziare a farsi seguire nel punto nascita dove andranno a partorire. Per molte sarà Bolzano. Pur avendo garantito il reparto di Cles collegamenti con gli altri punti nascita trentini, Trento e Rovereto in particolare, molte donne hanno vissuto con un certo disagio la decisione di chiudere momentaneamente il loro ospedale di riferimento. Per garantire comunque la sicurezza, se al pronto soccorso si dovesse presentare qualche partoriente che non era a conoscenza della situazione, all’ospedale di Cles sarà sempre pronta un’ambulanza dedicata e un’ostetrica reperibile pronta ad accompagnare la futura mamma al più vicino punto nascita. Rimarranno invece aperti tutti gli ambuIatori per visite e consulenze.

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