Con la Biblioteca Zambotti scoprendo la paletnologia

Archeologa, paletnologa, personalità eclettica e poliedrica, autrice di numerose pubblicazioni, Pia Laviosa Zambotti, nata a Fondo nel 1898, viene ricordata nel 50° anniversario dalla morte, avvenuta a Milano nel 1965, da una serie di iniziative promosse dalla Biblioteca «Pia Laviosa Zambotti» dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia.
Il primo appuntamento è oggi, alle ore 18, a Fondo, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo con la presentazione del «Progetto didattico Pia Laviosa Zambotti» realizzato dalla classe 5ª della scuola primaria di Fondo e dalla 3ª C della scuola secondaria di primo grado. Interverranno, oltre ai ragazzi protagonisti del progetto, Maura Zini dirigente dell’Istituto comprensivo, il sindaco di Fondo Daniele Graziadei e Franco Nicolis, direttore dell’Ufficio beni archeologici.

Il progetto nasce dalla volontà della Biblioteca Pia Laviosa Zambotti di fare conoscere l’opera di una donna straordinaria, estremamente moderna che ha segnato il suo tempo con passione, impegno e amore per la scienza. A lei è intitolata la biblioteca specialistica dell’Ufficio beni archeologici che conta circa 28.000 volumi e il cui nucleo fondante è appunto costituito dalla biblioteca appartenuta alla studiosa. Il fondo, acquistato dalla Provincia nel 1977, è composto da un corpus di circa 2.500 volumi e da un archivio che copre un arco temporale dagli anni ’30 agli anni ’60. Da questi documenti storici è nato il progetto sviluppato dagli alunni di Fondo con le insegnanti Rosanna Bertagnolli, Claudia Contu, Mariangela Frasnelli e Mariagrazia Leonardelli, con la responsabile della biblioteca Maria Grazia Depetris e le archeologhe dei Servizi educativi Maria Raffaella Caviglioli, Luisa Moser ed Elia Forte.

Obiettivo è stato portare i ragazzi a condividere con le comunità di Fondo e della Val di Non l’eredità culturale della loro concittadina e stimolare nell’ambiente scientifico una storicizzazione della figura e del ruolo della Zambotti nell’ambito della preistoria italiana e europea. I ragazzi hanno toccato con mano i testi sui quali l’archeologa si formò e studiò e hanno preso visione di documenti dell’archivio custodito in biblioteca. Le insegnanti hanno quindi ampliato il percorso trattandolo in varie materie, dalla storia alla storia dell’arte, alla religione, alla letteratura. Gli studenti hanno coinvolto le persone più anziane che conobbero Pia Laviosa Zambotti e che hanno fornito testimonianze dirette. Sono previste attività didattiche, divulgative e scientifiche che proseguiranno nel corso dell’estate con un ciclo di incontri, a Fondo e al Museo Retico di Sanzeno, dedicati ai molteplici aspetti legati alla studiosa.

In autunno è inoltre in programma una giornata di studio per storicizzare l’opera di Pia Laviosa Zambotti nel contesto della preistoria italiana ed europea.

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