Sconcerto a Tuenno Croce segata e rubata

La grande croce, che proteggeva dall'alto l'abitato di Tuenno, non c'è più: mani ignote l'hanno abbattuta nella notte, due giorni fa. Lo spregevole gesto ha rattristato l'intera comunità, che compatta intende reagire allo sciocco atto vandalico. Alta 5 metri e realizzata in legno di larice, la croce era situata nei pressi di Malga Pradedont, su di una balza prativa, ben visibile da tutto il paese sottostante. Era stata collocata lassù soltanto un mese fa, per iniziativa dell'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione Sat

di Katia Rizzardi

CroceTUENNO - La grande croce, che proteggeva dall'alto l'abitato di Tuenno, non c'è più: mani ignote l'hanno abbattuta nella notte, due giorni fa. Lo spregevole gesto ha rattristato l'intera comunità, che compatta intende reagire allo sciocco atto vandalico. Alta 5 metri e realizzata in legno di larice, la croce era situata nei pressi di Malga Pradedont, su di una balza prativa, ben visibile da tutto il paese sottostante. Era stata collocata lassù soltanto un mese fa, per iniziativa dell'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione Sat.
In passato, sulla montagna di Tuenno era già presente una croce, che col passare degli anni si era deteriorata fino a cadere. Il vicino alpeggio è stato oggetto di una recente ristrutturazione; a conclusione dei lavori, il Comune ha scelto di ripristinare l'antico segno di devozione, mettendo a disposizione il legname necessario. Un gruppo di volontari satini si è impegnato nella costruzione e nel posizionamento della croce, opera accolta con grande favore dalla popolazione. Che l'altro ieri, al suo risveglio, ha ricevuto un'amara sorpresa: il segno sacro non c'era più.
Sin dal primo mattino, negli uffici comunali sono fioccate segnalazioni della scomparsa e richieste di spiegazioni. Un sopralluogo non ha lasciato dubbi: si è trattato di un gesto vandalico. Nella notte tra martedì e mercoledì scorso, alcuni ignoti, armati di motosega, hanno tagliato la croce alla base e l'hanno ridotta in pezzi, portandosi via la legna con un automezzo. «È un fatto sconcertante, un'espressione di ignoranza, che va a colpire un simbolo della nostra identità e che calpesta il lavoro di tanti volontari. Non ne capiamo il perché», dicono alcuni esponenti della giunta comunale e del direttivo Sat.
Benché scossa, la comunità ha già reagito. L'amministrazione ha sporto regolare denuncia, e i Carabinieri stanno indagando; alcuni indizi potrebbero portare all'identificazione dei vandali. «Si tratta di un reato penale, su cui non intendiamo soprassedere. Al di là del danno economico, che non è eclatante (circa 2 mila euro, ndr), ciò che ferisce è la totale mancanza di rispetto». I volontari sono già al lavoro: nello stesso sito verrà riposizionata una nuova croce, più grande, che verrà illuminata e dotata di sistemi di protezione.  

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