Val di Non, Schützen: arrivano i nuovi costumi

A due anni dalla fondazione della Compagnia Schützen «Bepo de Miller - Val di Non» sabato 17 maggio alle ore 16, al salone di caccia dell’asburgica Villa Imperiale, viene presentato il costume storico che i tiratori» anauni indosseranno in occasione di manifestazioni ufficiali. «Un momento molto importante», commenta il comandante della compagnia, Marco Bertagnolli

di Guido Smadelli

schuetzenimg_7854_8547659MENDOLA - A due anni dalla fondazione della Compagnia Schützen «Bepo de Miller - Val di Non» sabato 17 maggio alle ore 16, al salone di caccia dell’asburgica Villa Imperiale, viene presentato ufficialmente il costume storico che i tiratori» anauni indosseranno in occasione di manifestazioni ufficiali. «Un momento molto importante», commenta il comandante della compagnia, Marco Bertagnolli. 


«Manca ancora un passo, la rifondazione deve essere ufficializzata in sede di Federazione, dovremo attendere probabilmente il 2015». Si tratta solo di tempi tecnici; la compagnia anaune, forte di 21 elementi attivi e che vanta un centinaio di soci sostenitori, è operativa da tempo, ed anche per l’anno in corso ha un programma di iniziative abbastanza intenso. 

 

La cerimonia di sabato vedrà la presenza, in qualità di relatori, di Alberto Sommadossi, presidente del «Circolo Gaismayr», intitolato a Michael Gaismayr, vipitenese che nel ’500 fu a capo della rivolta contadina in Alto Adige, e che proponeva l’abolizione dei privilegi della nobiltà e del potere della chiesa (tanto da essere citato da Friedriech Engels...); di Helmut Rizzolli, membro della commissione Unsere Tracht che si occupa di costumi storici (non solo per gli schützen ma anche per bande, gruppi d’epoca...), e Paolo Dalprà, Landeskommandant dei cappelli piumati trentini. La compagnia anaune è intitolata a Bepi de Miller: ragazzino clesiano che fu portaordini a fianco di Andreas Hofer durante le lotte contro i napoleonici, insignito della medaglia d’argento. 

 

«Tempi in cui di compagnie schützen in valle di Non ne esistevano venti, coinvolgendo circa 2 mila uomini», sottolinea Bertagnolli. Che ricorda come tra pochi giorni gli schützen con il nuovo costume sfileranno all’«Alpenregion» che si svolge il sabato successivo a Villa Bassa, in Alto Adige, biennale appuntamento che riunisce gli schützen di Trentino, Alto Adige, Tirolo e Baviera. In programma nei prossimi mesi i «fuochi» del Sacro Cuore (ne sarà acceso uno sulle pendici del Monte Pin), il raduno di inizio luglio a San Romedio con rappresentanze dagli altri land, e iniziative a ricordo dei 100 anni dallo scoppio della «Grande guerra».

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