Val di Sole, medicine a casa con il postino

Niente più code in farmacia. Presto i medicinali, almeno quelli che non necessitano di una consulenza medica diretta, saranno portati comodamente a casa dal postino, come se si trattasse di una raccomandata o di un pacco. È il progetto al quale la Comunità della val di Sole sta lavorando in accordo con Poste italiane, e che potrebbe partire a brevissimo. L'iniziativa intende mettere in rete dottori, negozi farmaceutici e l'utente finale. L'anello di collegamento sarà appunto il servizio postale, che garantisce una presenza capillare su tutto il territorio

di Lorena Stablum

medicine medicina farmacia farmacista liberalizzazioniMALÉ - Niente più code in farmacia. Presto i medicinali, almeno quelli che non necessitano di una consulenza medica diretta, saranno portati comodamente a casa dal postino, come se si trattasse di una raccomandata o di un pacco. È il progetto al quale la Comunità della val di Sole sta lavorando in accordo con Poste italiane, e che potrebbe partire a brevissimo. L'iniziativa intende mettere in rete dottori, negozi farmaceutici e l'utente finale. L'anello di collegamento sarà appunto il servizio postale, che garantisce una presenza capillare su tutto il territorio.

 

Ad annunciarlo è il vicepresidente della Comunità  Italo Zambotti , che detiene le competenze in materia di salute, politiche sociali e ambiente. In sostanza, spiega Zambotti, un anziano o un malato cronico potrà chiedere al medico di famiglia, anche telefonicamente, di recapitare la propria prescrizione medica in farmacia dove un addetto provvederà a confezionare, con un imballaggio riconoscibile, la scatola da spedire con la posta. «In questo modo» continua il vicepresidente, che dice di aver preso spunto dal servizio già attivo in valle dei Mocheni «da un lato, aiutiamo le persone che ne hanno bisogno e, dall'altro, offriamo nuove prospettive anche alle Poste, che con l'avvento delle nuove tecnologie, hanno visto una riduzione del loro carico di lavoro.

 

Le Poste si sono già mostrate disponibili a effettuare questo servizio. Nelle prossime settimane incontrerò anche i medici e i responsabili delle farmacie». In autunno, quindi, partirà un secondo progetto destinato, questa volta, al ripristino ambientale. L'idea è di istituire un corso di formazione relativo alla ricostruzione dei numerosi muri a secco, che costellano ogni angolo della vallata e che, oggi, molto spesso, giacciono in stato di abbandono. Il corso, promosso in collaborazione con l'Associazione provinciale degli artigiani e con l'Agenzia del lavoro, sarà rivolto alle ditte artigiane e alle persone espulse in anticipo dal posto di lavoro.

 

«Ci sono parecchi muri che si stanno rovinando» afferma Zambotti, che anche in questo caso è il promotore dell'iniziativa. «Per questo, abbiamo pensato di organizzare alcune giornate informative per formare professionisti in grado di riqualificare queste strutture. Stiamo pensando anche a una certificazione, che attesti tale professionalità, e che possa, al contempo, essere richiesta all'interno dei capitolati di appalto emessi dalle amministrazioni comunali. Inoltre, ci impegneremo per ricercare con la Provincia un accordo che consenta lo stanziamento dei finanziamenti necessari. È una piccola azione, limitata in termini economici, che però potrebbe cambiare il volto della valle». Le lezioni vedranno la partecipazione di un maestro artigiano esperto del settore. 

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