Parco fluviale del Noce ecco i primi risultati

La Comunità della Val di Sole ha presentato ieri a Malé i primi risultati dello studio di valutazione ambientale per il Parco fluviale del fiume Noce e gli esiti della sperimentazione «Il cambiamento è nell’aria», fatta nella frazione di Bolentina (Malé) sulla riconversione sostenibile dei camini, canne fumarie e stufe tradizionali Sul progetto di un parco fluviale sul Noce converge innanzitutto la «Ricerca socio  economica sul fiume Noce», redatta da Manuel Panizza e Riccardo Acerbi della Fondazione San Vigilio

La Comunità della Val di Sole ha presentato ieri a Malé i primi risultati dello studio di valutazione ambientale per il Parco fluviale del fiume Noce e gli esiti della sperimentazione «Il cambiamento è nell’aria», fatta nella frazione di Bolentina (Malé) sulla riconversione sostenibile dei camini, canne fumarie e stufe tradizionali 
Sul progetto di un parco fluviale sul Noce converge innanzitutto la «Ricerca socio  economica sul fiume Noce», redatta da Manuel Panizza e Riccardo Acerbi della Fondazione San Vigilio. Il Noce  ha un alto pregio ambientale e paesaggistico, mentre su questo si svolgono anche diverse attività che risultano in apparenza in competizione tra loro: pescatori e fauna ittica, che richiede portate d’acqua adeguate, l’agricoltura e il punto di presidio paesaggistico, infine la potenzialità turistica della zona per cui si richiedono aree di sosta, piste ciclabili e sentieri per l’escursione». Lo studio «Il cambiamento è nell’aria» (a cura di Provincia, Comunità di valle e Comune di Malè) coniuga invece la questione energetica con l’innovazione, ma anche la sicurezza, perché tutti noi usiamo le stufe a legna, i camini e forneselle tradizionali.
Sulla sperimentazione fatta nella frazione di Bolentina è stato evidenziato come l’uso di filtri antiparticolato di ultima generazione possano ridurre notevolmente gli inquinanti PM10 (di cui il 54% proviene da impianti di riscaldamento domiciliare) e aumentare la sicurezza nelle abitazioni.

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