Turismo: c'è la neve, tornano le prenotazioni

Da Natale a oggi, turismo in calo in Trentino, a causa soprattutto dei clienti italiani meno propensi a spendere e a fare vacanza. Ma la nevicata dell'altro ieri notte ha riattivato le prenotazioni, secondo quanto spiegano i responsabili del turismo di alcune valli trentine. In alcuni casi, come in Paganella e, sul Monte Bondone, si va verso il tutto esaurito da qui all'Epifania

di Angelo Conte

Da Natale a oggi, turismo in calo in Trentino, a causa soprattutto dei clienti italiani meno propensi a spendere e a fare vacanza. Ma la nevicata dell'altro ieri notte ha riattivato le prenotazioni, secondo quanto spiegano i responsabili del turismo di alcune valli trentine. In alcuni casi, come in Paganella e, sul Monte Bondone, si va verso il tutto esaurito da qui all'Epifania.


Sorpresa Bondone. 

«Tra la fine dell'anno e adesso è andata molto meglio di quanto avevamo previsto - spiega la direttrice dell'Apt di Trento  Elda Verones  - Grazie alle offerte last minute, al loro esordio nella stagione invernale, siamo andati verso il tutto esaurito. E così sarà anche per il periodo che va fino all'Epifania». Nonostante la mancanza di neve naturale, le presenze hanno tenuto grazie all'innevamento artificiale.


Paganella in tenuta.

«Finora siamo in linea con la scorsa stagione - spiega il direttore dell'Apt dell'Altopiano  Gianmaria Marocchi  - anche se è difficile dare numeri precisi e fare analisi sulle provenienze dei turisti. La nevicata ha incentivato le prenotazioni e fino all'Epifania c'è il tutto esaurito».


Fassa, chi non scia non arriva. 

«Dal 26 dicembre al 2 gennaio - spiega il direttore dell'Apt di Fassa  Andrea Weiss  - c'è stato un calo delle presenze, ma non degli sciatori: i passaggi degli impianti sono stati una conferma dell'anno precedente. Ci mancano gli incassi del mese di dicembre, quando la neve non c'era, e in questa settimana non abbiamo il tutto esaurito che ci attendevamo. Ma la neve ci dà ottimismo, i turisti hanno ricominciato a squillare, siamo fiduciosi per il prosieguo, anche perché le prenotazioni degli stranieri ci sono. Sono stati gli italiani, un po' terrorizzati dal clima mediatico legato alla situazione economica, a ridurre la propria presenza». In Fiemme, invece, spiega  Piero Degodenz , presidente dell'Apt della valle, «la stagione ha tenuto bene».


Campiglio, posti ancora liberi.

«Il Capodanno - spiega il presidente dell'Apt  Marco Masè  - è andato abbastanza bene, anche se si nota la tendenza ad accorciare sempre di più le vacanze». Invece di rimanere in albergo per una settimana, si rimangono due notti e tre giorni, dal 31 dicembre al 2 gennaio. Tra le ragioni del mancato tutto esaurito, Masè indica il «governo e la poca neve», nel senso che l'ultima manovra ha condizionato i turisti italiani nei quali si è «riscontrata poca voglia di spendere, pure a causa del terrorismo psicologico dei media, anche tra chi non avrebbe problemi di tipo economico». Gli hotel sono comunque «abbastanza pieni: rispetto all'anno scorso i numeri sono stabili. Ora c'è abbastanza lavoro fino all'Epifania, c'è un bel giro: la nevicata dà un aiuto per il prosieguo della stagione, anche se non siamo ancora al 100% di posti occupati».


Val di Sole, crescono le prenotazioni. 

«Non abbiamo il tutto esaurito come invece avevamo fatto l'anno scorso - spiega  Attilio Gregori , direttore dell'Apt della val di Sole - è vero che con la neve si è risvegliato un po' l'interesse, ma purtroppo chi non ha prenotato prima non prenota all'ultimo momento». Se il week end della Befana vede ancora alcuni posti vuoti negli hotel, per il fine settimana si prevede un notevole boom di arrivi, grazie alle previsioni di bel tempo e a una campagna particolarmente mirata a sostenere proprio il periodo dell'Epifania che l'Apt ha avviato su Internet. Positive, invece, le «previsioni per le settimane bianche grazie all'interesse degli stranieri».


Folgarida, calo di passaggi.

«Fino al 24 dicembre - spiega l'amministratore delegato  Fulvio Rigotti  - c'è stato un calo, circa di un terzo rispetto all'anno precedente. Dal 24 al 6, periodo di vacanza tipico dei nostri connazionali, gli italiani sono mancati: alcuni hanno rimandato per la neve e per la crisi; alcuni hanno accorciato la vacanza - in effetti gli abbonamenti sono molto più brevi a due-tre giorni - alcuni hanno scelto un albergo inferiore di qualità». Se gli italiani hanno ridotto spesa e propensione alla vacanza, non è così per la clientela internazionale: con sabato arrivano gli stranieri e le previsioni per gennaio e febbraio sono migliori, almeno in termini di prenotazioni.


Albergatori positivi.

«In complesso il periodo da capodanno all'Epifania è positivo - spiegano dall'Asat - i nostri associati da Folgaria a San Martino ci indicano che i turisti sono numerosi».

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