Enologia / Il punto

Nosio, aumentano le vendite e il fatturato, ma in calo l'utile di esercizio

Le flessione del consumo di vini a livello mondiale e l’aumento dei costi incidano sul bilancio, presentato oggi: la società del gruppo Mezzacorona «tiene» anche nell’export

di Carlo Bridi

MEZZOCORONA. Nei primi 9 mesi di quest’anno, la vendita di vino a livello mondiale è calata del 9%.  Ma la Nosio Spa, il braccio operativo del Gruppo Mezzacorona, per imbottigliamento e la commercializzazione, è riuscita ad aumentare dell’1,2% rispetto all’anno record del 2021-2022 che aveva visto un balzo dell’8,04% sul precedente bilancio.

Il fatturato è passato da 135 milioni di euro a 137,1. In calo l’utile di esercizio netto che passa dai tre milioni ai 2 milioni con il conseguente calo anche delle resa delle azioni dei 466 azionisti, in larga parte soci ma anche dipendenti con il Gruppo Mezzacorona che detiene saldamente la maggioranza assoluta. 
La resa delle azioni si attesta su un rendimento lordo del 2,35% e netto dell’1,74%. Altro dato molto importante che conferma la solidità del Gruppo è la posizione finanziari: il patrimonio netto pur calando di un zero virgola nell’ultimo esercizio che va da agosto 2022 al luglio 2023, vede un aumento del 5,1% rispetto al 2011. Ultimo dato riguarda l’esposizione finanziaria netta che cala del 4,2% rispetto al 2022 e del 47% rispetto al 2011. 
Sono questi in sintesi i dati di bilancio della Nosio S.p.A, presentati in conferenza stampa oggi dai vertici del gruppo Mezzacorona. Con il presidente di Nosio Spa, Luca Rigotti c’era il direttore Nosio Stefano Fambri ed il direttore generale del gruppo Francesco Giovannini.  E questo, nonostante un anno molto difficile, segnato forti aumenti dei costi dell’energia, dei trasporti e dei materiali. Questa tenuta, si spiega, con il vasto ventaglio dei nostri mercati: spaziamo dal canale Horeca, alla Gdo, ma anche ad una grande differenziazione di paesi, siamo presenti in ben 72 Paesi a fronte dei 69 del precedente esercizio, ha ricordato il presidente. L’export si conferma ancora una volta come il più importante canale di vendita in quanto copre oltre l’80% dell’intero fatturato. 
Certo, l’attuale tensione sui mercati conseguente alle guerre in corso, è destinata a perdurare anche in futuro per cui è fondamentale l’efficienza delle partecipate la Prestige Wine Imports Corp. negli USA fresca di un importante riconoscimento di migliore società di import del 2023 negli USA e la Bavaria GMBH in Germania, tutte e due ad intero capitale del Gruppo.

“ll momento difficile  proseguirà anche nei prossimi anni, e pertanto l’export è fondamentale, ha affermato Fambri anche per questo la ricerca costante di nuovi mercati senza dimentica paesi come la Cina che pur vedendo l’import in calo non può esser dimenticata. Ovviamente è molto importante il mercato italiano, particolarmente per le bollicine, delle quali il Gruppo Mezzacorona è uno dei maggiori produttori, oltre 2 milioni di bottiglie. Il nostro obiettivo hanno affermato i vertici societari, è quello di crescere ulteriormente su questi mercati ma anche su quelli italiani. Fra gli altri mercati esteri più importanti oltre all’intera area tedesca, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Scandinavia, Canada), con l’obiettivo di crescere ulteriormente specie nell'Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) e nell’Europa Orientale (Russia, Polonia, Cechia, Paesi Baltici).   
Nell’ambito del Gruppo Mezzacorona, Nosio S.p.A. controlla le due società che gestiscono le aziende agricole siciliane con quasi 1000 ettari di proprietà, la produzione dello spumante Rotari Trentodoc, gli imbottigliamenti dell’intero Gruppo e la commercializzazione per tutte le società. Nosio S.p.A. evidenzia a bilancio 145 collaboratori con un aumento di una unità rispetto all’esercizio precedente.

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