"Lavis, un paese che cresce ci lancia nuove sfide"

I dati demografici al 31 dicembre 2017, fotografano un paese che cresce e con il saldo naturale in attivo. Numeri che il vicesindaco di Lavis Luca Paolazzi legge con gli occhi dell’amministratore e del politico, traendo conferme sulla bontà dell’operato dell’Amministrazione di cui è parte, e cercando spunti per migliorarlo adattandolo ad una comunità in evoluzione.
«In evoluzione e in salute - sottolinea Paolazzi, vice di Brugnara e assessore all’urbanistica e allo sport - . All’aumento della popolazione concorre sia il saldo positivo tra iscritti e cancellati che una dinamica positiva del saldo naturale, con 18 nati in più dei defunti. Questi dati ci dicono che Lavis è un Comune attrattivo, ma che fornisce anche spazi e servizi adeguati a sostenere progetti di famiglia e natalità». 
Il riferimento è al marchio family ottenuto dalla precedente amministrazione guidata da Graziano Pellegrini, che il Comune di Lavis negli anni ha riempito di contenuti e sostanza investendo su servizi, spazi e approcci a misura di famiglia. «Penso per esempio all’investimento fatto sull’edilizia scolastica, tanto a Lavis quanto nelle frazioni; al continuo potenziamento delle strutture sportive; alla cura dei parchi pubblici e alla vivibilità dei contesti urbani e non; ai vari servizi volti a supportare le famiglie nella conciliazione dei tempi famiglia - lavoro, come i doposcuola, le colonie estive, le molte attività culturali. Un ruolo fondamentale lo giocano le molte associazioni attive sul nostro territorio».
Le “calamite” più potenti che attraggono nuovi residenti a Lavis, sono però case a prezzi più bassi che in città, servizi di livello e, perché no, lavoro. 
«Sicuramente molte persone guardano a Lavis perché è capace di offrire servizi di qualità, una dimensione di maggiore tranquillità rispetto alla città, collegamenti pubblici ed efficienti con Trento e una dinamica dei prezzi delle case e degli affitti migliore per quanto sempre più allineata al capoluogo - conferma il vicesindaco -.  Al contempo anche l’economia sta dando dei buoni segnali, le aree industriali stanno uscendo dagli anni più duri della crisi, vediamo l’insediamento di nuove attività mentre molte di quelle radicate stanno investendo e anche aumentando l’occupazione».
Sul fronte casa, tra l’altro, la disponibilità di nuovi alloggi a Lavis è alta e fa pensare ad un ulteriore aumento della popolazione nei prossimi anni. La proiezione obbliga gli amministratori della cosa pubblica a ragionare in prospettiva, un esercizio a cui il vicesindaco non si sottrae.
«L’aumento della popolazione pone nuove sfide. Credo che in passato non si sia considerato fino in fondo il dimensionamento dei servizi. Mi limito a due esempi: negli ultimi due anni la lista di attesa per l’asilo nido si è allungata e le strutture sportive sono ormai sature». Un po’ di autocritica, che è molla per nuovo slancio: «Stiamo cercando di intervenire su questi ed altri fronti con nuove strutture, servizi più efficienti e spazi pubblici di maggiore qualità, ma dato il quadro delle risorse disponibili non è sempre facile. Infine ritengo indispensabile agire per costruire un’identità condivisa che mantenga le migliori caratteristiche della tradizione paesana ma che sia in grado di aprirsi al mondo e alle nuove sfide della diversità. Costruire insomma una comunità radicata ma aperta e una cittadinanza attiva, dinamica ed inclusiva. Solo così si evita di diventare un paese dormitorio». 

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