Collegamento ciclabile Sarche-Limarò Opera da 850 mila euro pronta in tre anni

Ci vorrà qualcosa più di tre anni a partire da oggi, ma per allora uno degli snodi nevralgici e più critici della rete ciclabile trentina sarà completato.
Stiamo parlando del collegamento fra l’abitato di Sarche (e dunque la ciclabile che sale dal lago di Garda) e la ciclabile del Limarò che oggi si imbocca al quinto tornante della SS237
A sbloccare l’iter dell’opera (inizio lavori previsto per giugno 2019 e fine lavori ottobre 2020), è stata la riprogrammazione degli interventi del Piano nazionale della sicurezza stradale, che ha assegnato alla nostra provincia 225.749 euro. All’interno del quadro economico dell’opera, questa cifra (a carico del Governo), si sommerà ai 624.250 euro che metterà la Provincia, per un costo complessivo di 850 mila euro. 
Oggi il traffico ciclistico percorre, per transitare dalla ciclopedonale del Sarca a quella delle Giudicarie, due tratti della importante viabilità automobilistica costituita dalla SS237 e dalla SS45bis. Il progetto proposto prevede la creazione di un percorso dedicato al traffico ciclistico che quindi non interesserà più i due importanti assi viari. Anche se dal 2003 ad oggi in questo tratto si sono verificati solo 5 incidenti che hanno coinvolto ciclisti, la Provincia (a ragione)  ritiene che il traffico ciclistico generato dalla nuova ciclabile delle Giudicarie (circa 15.000 passaggi nel periodo giugno-settembre) costituisca un nuovo fattore di rischio che deve essere affrontato prima possibile. L’intervento previsto realizza un percorso ciclopedonale in sede esclusiva che collega il percorso ciclopedonale in sede propria Torbole – Sarche con il tratto che
inizia al 5 tornante della SS 237 e, sempre in sede propria si avvicina Ponte Arche, liberando la carreggiata stradale, nel tratto dei tornati a ridosso dell’abitato di Sarche, dal traffico indotto dall’utente debole della strada (pedoni e ciclisti), che in questo
modo possono percorre in sicurezza un lungo tratto di strada per arrivare a Ponte Arche, da dove possono raggiungere Tione e le Valli del Chiese e Rendena come pure Riva del Garda.
La messa in sicurezza di questo tratto potrà attivare un circuito virtuoso, ma soprattutto sicuro, che realizza un anello che da Torbole raggiunge Sarche, per poi salire fino a Ponte Arche e quindi scavalcare il sul passo del Ballino, raggiungere il lago di Tenno e quindi ritornare a Torbole attraversando Riva del Garda, già collegati con un percorso ciclopedonale in sede propria sul quale, nell’ultimo anno, sono transitati 390.000 ciclisti.
Nei mesi estivi la SS 237 è interessata da un volume di traffico ciclabile consistente ed espone i pedalatori ad un grave rischio di investimento, o che introducono anche un sensibile rallentamento del flusso veicolare motorizzato, soprattutto quello pesante. Quale unico elemento di mitigazione del rischio, che però non fornisce alcuna garanzia per la riduzione del pericolo, la Provincia ha apposto della segnaletica verticale che segnala la presenza delle biciclette sulla carreggiata, in quanto la ristrettezza della carreggiata, specificatamente in corrispondenza dei tornanti, non permette una diversificazione dei flussi, quello ciclabile da quello motorizzato.
La nuova infrastruttura eliminerà completamente ogni interferenza tra le due utenze, rendendo intrinsecamente sicuro il percorso che dalla valle dei laghi porta verso le valli del Trentino orientale.

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