La Valle di Cembra ha sete Serve l'acqua dall'Avisio

L’assemblea generale del Consorzio di miglioramento fondiario di 2° grado della Valle di Cembra ha approvato il progetto da 300 mila euro per il pompaggio provvisorio dal torrente Avisio di 60 litri d’acqua al secondo. 
 
Una decisione scontata in quanto obbligata, considerato che per i 900 ettari della valle coltivati a vigneti, meli e piccoli frutti, l’unica acqua disponibile (salvo quella rilasciata da Giove Pluvio) viene dai 60 l/s prelevabili dal rio Regnana. Una quantità d’acqua modesta, del tutto inadeguata a garantire la corretta irrigazione delle coltivazioni e questo perché l’altra derivazione (71 l/s) attivabile dal 1° giugno al 30 settembre dal Lago delle Piazze, in considerazione dell’attuale livello dello specchio d’acqua (1015 metri) rimarrà a lungo solo sulla carta visto che il diritto al prelievo scatta solo a quota 1018,70 metri, con Dolomiti Edison Energy che nel frattempo può però continuare a turbinare.  
 
L’approvazione del progetto dell’opera di emergenza dell’altra sera, tuttavia, da sola non basta per far partire i lavori, che richiederanno circa un mese. «Ora speriamo che la Provincia ci indichi al più presto la procedura da seguire, se quella classica della gara di appalto o un intervento accelerato motivato dalla somma urgenza - spiega Francesco Cristofori, presidente del Cfm -. Vista la situazione il nostro auspicio è che venga scelta la seconda strada, anche perché con i tempi canonici degli appalti c’è il fondato rischio che si inizi l’opera quando ormai le campagne della Valle di Cembra avranno avuto già compromessa la produzione».
 
Quanto nelle proprie competenze, il Cfm l’ha fatto. Ora, dunque, si attende con impazienza il pronunciamento della Provincia, sperando di poter passare al più presto alla fase realizzativa.
«Il progetto che abbiamo approvato è per un’opera di pompaggio provvisorio dal Avisio, propedeutica alla soluzione definitiva che prevede invece una presa nell’Avisio, 400 metri a valle del ponte dell’Amicizia, sotto la confluenza col rio Regnana».
 
Per questo intervento la spesa sarà di 1,3 milioni di euro e quando sarà realizzato l’agricoltura della Valle di Cembra potrà prescindere dai «capricci» di inverni e primavere siccitose che rendono inservibile la derivazione dal lago delle Piazze. 
 
Tra opera provvisoria e definitiva, non sfugge che dal punto di vista economico si rischia di andare a spendere 300 mila euro inutilmente, soprattutto se non si bruceranno i tempi per realizzare l’infrastruttura di pompaggio provvisoria. «In realtà questo discorso vale solo per un terzo della spesa necessaria a realizzare il progetto approvato lunedì sera - precisa il presidente -. Parliamo quindi di 100 mila euro. I restanti 200 mila euro riguardano pompe e impianti elettrici che potranno poi essere riutilizzati per l’opera da 1,3 milioni».

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