"Sport per tutti", Lavis ha firmato la convenzione con la Provincia

Che lo sport sia per tutti è un’affermazione su cui è facile ottenere consensi plebiscitari. Quando però dallo slogan si passa all’atto pratico, ci si accorge subito di quanto sia difficile realizzarlo. Chi ha bambini o ragazzi in età scolare, sa bene che ormai tutte le società sportive chiedono alle famiglie un contributo che tendenzialmente oscilla dai 250 ai 300 euro l’anno per tesserare il proprio figlio. A ben guardare una cifra simbolica visto che comprende abbigliamento, materiale tecnico, rimborso spese degli allenatori, affitto di impianti sportivi. Tale cifra però per alcune famiglie - vuoi perché numerose, vuoi perché in difficoltà econoniche -  diventa ostacolo insormontabile per l’accesso ad un’attività sportiva dei figli. 
Il Comune di Lavis attraverso l’assessore allo sport Luca Paolazzi, nell’anno che volge al termine ha cercato il modo di eliminare questa barriera e l’ha trovato nel progetto «Lo sport per tutti», avviato in via sperimentale nella stagione 2012/13 dalla Provincia per conto dell’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili con l’Agenzia Sport Vallagarina.
Un progetto che dalla stagione 2014/2015 ha visto l’adesione della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri. «Da quest’anno anche il nostro Comune ha aderito - spiega Paolazzi -. Sono state 33 le famiglie che hanno presentato domanda per ottenere il contributo per quota associativa sportiva, e tutte lo hanno ottenuto».
Tutti i soggetti coinvolti (Provincia: Agenzia per la famiglia; Agenzia Sport Vallagarina; Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e Comune di Lavis), nei giorni scorsi hanno siglato un «Accordo volontario di obiettivo» per la realizzazione e la diffusione sul territorio provinciale del progetto «Lo sport per tutti».
Fra gli impegni che il Comune di Lavis si è assunto, il primario è quello di agevolare la pratica sportiva da parte di bambini e ragazzi appartenenti a nuclei familiari beneficiari di reddito di garanzia o a nuclei familiari numerosi, ma anche di collaborare con la Provincia alla diffusione presso le associazioni sportive coinvolte, del disciplinare per l’assegnazione del marchio «Family in Trentino» alla categoria «Associazioni sportive».

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