Guardia medica, la rivolta del sindaco

Sono cinquecento le firme dei cittadini contrari alla soppressione della guardia medica di Segnzano e  la racacolta continua. Ed è il sindaco Pierangelo Villaci (nella foto) nonché assessore al comparto socio-sanitario della Comunità, ad invitare gli abitanti della valle di Cembra a recarsi a firmare presso la farmacia di Segonzano o presso il Bar Ristorante Alpino. 

«L'articolo 64 dell’accordo collettivo nazionale che disciplina il rapporto con i medici di medicina generale stabilisce che debba esserci in servizio un medico ogni 5000 abitanti. Ora nella mia Valle (ma vale anche per gli altri territori a cui viene negata la guardia medica) - continua - siamo quasi 11.000 abitanti e allora devono rimanere in servizio due medici, uno a Cembra e uno a Segonzano, come è sempre stato». Villaci chiama quindi a raccolta tutti i sindaci dei territori nei quali «l’assessore Luca Zeni ha cancellato con un colpo di spugna la guardia medica»: l’invito è a ritrovarsi tutti insieme alla serata che si terrà a Segonzano martedì 30 agosto alle ore 20.30 nella sala consigliare del Comune «per decidere insieme le forme di protesta da attuare».

E sempre Villaci nella nota esprime il suo «assoluto sconcerto verso le modalità con cui è stata comunicata questa decisione: anziché venire l’assessore nei territori a parlare con i sindaci, ha mandato la responsabile del Distretto in Comunità di Valle a comunicarci una decisione già presa. Poi si parla tanto di collaborazione tra le istituzioni». 

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