Le biciclette che hanno fatto storia

A cura dell'Associazione storica ciclistica di Malcesine

In attesa del 23° Giro del Trentino Alto Adige donne elite di sabato 18 e domenica 19 giugno, una mostra di biciclette d’epoca è stata inaugurata presso la sala della biblioteca Valle di Cavedine. Per l’occasione alcune decine di amatori, curiosi e appassionati delle due ruote a pedale hanno scrutato da vicino i trentuno velocipedi vintage disposti l’uno affianco all’altro, esemplari piuttosto rari, se non unici, da fare invidia a più di un museo. Merito dei collezionisti dell’Associazione storica internazionale ciclistica di Malcesine nell’esporre mezzi di trasporto così pregiati e senza tempo, in alcuni casi vere e proprie opere d’arte.

Ogni bicicletta con un suo passato, che è poi il frutto di tante storie. Come quella da donna risalente agli anni Venti e appartenuta alla maestra malcesinese Adina Castelletti oppure la Alan da corsa “monca” inforcata dal padovano Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo che ha sfidato in salita e in discesa le pendenze del passo dello Stelvio facendo a meno di freni e manubrio. Ancora, la bici in dotazione all’esercito elvetico negli anni Quaranta e dotata di freno anteriore a tampone e contropedale, la draisina francese marca Michaux del 1855 in ferro e legno, l’ingombrante biciclo in voga nell’Ottocentesco, la bici “del regime” Trionfo dotata di telaio in acciaio stampato, la monotubo pieghevole e sofisticati modelli da strada realizzati a mano da marchi italiani che hanno riempito pagine memorabili della storia del ciclismo fino al tramonto del secolo scorso.

Una mostra, visitabile fino al 19 di questo mese, capace di raccontare e al tempo stesso incentivare la pedalata libera ora che in Valle dei Laghi, specie per i meno giovani e per fisici fuori allenamento, è decollato l’ambizioso progetto di mobilità eco-sostenibile incentrato sulle e-bike a noleggio. 

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