Cavedine, Gianluca nasce in casa Parto lampo con l'aiuto del papà

È nato otto giorni prima della data prevista, il piccolo Gianluca. Piccolo si fa per dire, visto che ha un discreto peso (3,555 chili). Il bimbo è nato ieri pomeriggio in casa, pochi minuti dopo le contrazioni, e non ha aspettato l’arrivo né dell’ambulanza né dell’elicottero  con a bordo l’ostetrica. Ed in paese, a Cavedine, è stata subito festa. Sia il piccolo Gianluca che mamma Elizabeth stanno bene: sono stati portati in elicottero all’ospedale Santa Chiara per controlli.

Li ha raggiunti nel reparto di ostetricia papà Remo Cattoni, vigile del fuoco volontario e imprenditore agricolo: merito anche suo se tutto si è svolto nel migliore dei modi, dato che con sangue freddo e lucidità, tenendosi in contatto con il 118, ha aiutato la moglie a dare alla luce il loro secondogenito. «Solo ora, a tre ore dal parto, inizio ad agitarmi. È l’adrenalina» racconta mamma Elizabeth Xotta, raggiante. «In quel momento mi sentivo abbastanza tranquilla. Per fortuna c’era mio marito ad aiutarmi quando il bimbo è uscito. Remo è stato un angelo». «Nel pomeriggio sono iniziate le contrazioni - racconta - in quel momento ero a casa da sola, perché Remo era andato ad accompagnare il figlio più grande, che ha 18 mesi, in piscina. Mi sono messa sul divano e da un minuto all’altro si sono rotte le acque. Sentivo che la testa stava uscendo, ho chiamato subito il 118».

Questione di attimi. Mentre la donna era al telefono con gli operatori di Trentino Emergenza, è entrato in casa il marito che, con prontezza, ha preso il telefono e, in attesa dell’arrivo dell’ostetrica, ha messo in pratica tutti i consigli che gli venivano dati dall’infermiere e dal medico della centrale operativa del 118.  «Quando è arrivato mio marito, il bimbo era praticamente già nato - continua Elizabeth - è stato lui, seguendo le indicazioni che riceveva al telefono, a mettermi il piccolo sul petto. L’ambulanza è arrivata tre minuti dopo, assieme all’elicottero. Ringrazio tutte le persone intervenute e in particolare l’ostetrica Francesca Di Rosa».

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