Tragedia / Il ricordo

Federico, morto a 16 anni con la moto, era una promessa dello sci

Il tragico schianto a Mavignola, a pochi metri da casa: il lutto e il dolore di tutta una valle, «era una persona bella, un ragazzo educato e solare, siamo senza parole», era campione provinciale under 16 di slalom

di Marco Maestri

PINZOLO. E’ morto a pochi metri da casa, il sedicenne Federico Collini. Una tragedia enorme che ha colpito tutta l’alta Rendena: ieri pomeriggio stava percorrendo il primo tornante sotto Mavignola, e a causa dell’asfalto bagnato ha perso il controllo della sua moto, e si è schiantato contro un camion. 

Una tragedia, toccata atrocemente al sedicenne di Mavignola, avvenuta a pochi metri da casa, lassù tra i tornanti che conducono a Madonna di Campiglio, località che tanto amava. La passione per la montagna, l'amore per la neve e per lo sci, disciplina in cui, per tutti gli addetti ai lavori, era considerato una giovane promessa. Un talento cristallino cresciuto nella "cantera" dello Sporting Campiglio, associazione sportiva di riferimento per tutto il movimento sciistico della Val Rendena.

Lo ricorda il  presidente Roberto Papa. «Non ci sono parole - commenta con la voce rotta dal dolore - per spiegare quanto successo quest'oggi. Un ragazzo solare, gioioso e con una marea di cose da donare alla vita. Aveva preso la patente da pochi giorni e i suoi sogni sono stati spezzati brutalmente a pochi metri da casa. Voglio, anche a nome di tutti i tesserati e dirigenti della nostra associazione, stringermi attorno alla famiglia ora affranta dal dolore».

Una famiglia, quella di Federico, fortemente legata allo Sporting Campiglio con la mamma Roberta che in passato ricoprì anche il ruolo di segretaria dell'associazione. E poi il papà Stefano che, oltre ad essere operatore del gatto delle nevi sulle piste dell'area sciistica della Val Rendena, è sempre stato vicino all'associazione.

«Federico - ricorda ancora il presidente Papa - era una giovane promessa. Eccelleva in ogni gara, andava forte ed aveva molto talento. Quest'anno sarebbe dovuto passare alla categoria superiore e i suoi allenamenti lasciavano ben sperare per il futuro. È però troppo il dolore che oggi stiamo vivendo per pensare alla pista e allo sport. Oggi piangiamo la scomparsa di un giovane ragazzo nel pieno degli anni più belli di ogni persona, un ragazzo educato e a modo che mancherà a tutti. In segno di lutto abbiamo sospeso tutte le attività agonistiche in programma in questi giorni».

Lo scorso 15 marzo a Pampeago Federicxo aveva conquistato il titolo trentino under 16 di slalom speciale. Nell’ultima stagione agonistica aveva vinto anche un gigante a Folgaria e due slalom zonali a Bolbeno e Ruffrè. Era stato convocato anche per l’Alpe Cimbra Fis Children Cup (ex trofeo Topolino) a rappresentare il Trentino. 

Profondamente colpito dalla tragedia il presidente del Comitato Trentino della Fisi Tiziano Mellarini: «Federico era fra i giovani sciatori trentini più interessanti dal punto di vista tecnico, con doti straordinarie – ha detto  – era fra gli osservati per entrare nella squadra agonistica del Comitato Trentino, grazie ai suoi straordinari risultati delle ultime stagioni, compreso il titolo provinciale allievi ottenuto in slalom. Era pronto per affrontare il primo inverno da aspirante e lanciarsi nel mondo delle Fis internazionali, dove sicuramente si sarebbe distinto come era nel suo stile. Una notizia che nessuno vorrebbe mai sentire. Una vita spezzata troppo presto a 300 metri da casa sua, per una serie di circostanze sfortunate.  Assieme al consiglio regionale della Fisi vogliamo esprimere la vicinanza alla famiglia e agli amici dello Sporting Campiglio».

 

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