I "collezionisti" di banconote che hanno colpito nel Chiese erano una scaltra coppia di ladri

Una coppia di sedicenti “collezionisti di banconote” è stata incastrata dai carabinieri come responsabile di una serie di furti con destrezza messi a segno questa estate in vari esercizi commerciali della Valle del Chiese, tra cui una nota attività.

La tecnica adottata era semplice, in tempi diversi, i due entravano nel negozio, posizionandosi in punti opposti del locale. La donna, con una bottiglietta di acqua, si recava alla cassa per pagare e dichiarando di essere una collezionista di banconote, chiedeva di verificare uno specifico numero seriale.

L’incaricato della cassa, cadendo nel tranello, estraeva le banconote; a questo punto il complice distraeva la vittima, mentre la donna prelevava il denaro, fino a qualche centinaia di euro. Soltanto al termine della giornata i derubati si avvedevano del furto, denunciandolo ai Carabinieri.

Le Stazioni di Ponte Arche e Storo, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento, hanno condotto una meticolosa analisi, acquisendo dichiarazioni, identikit e filmati dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati dell’area, integrandoli con elementi acquisiti in ambito nazionale, per episodi analoghi, riuscendo a individuare alcuni soggetti, di caratteristiche fisiche compatibili con i due malviventi. In questo modo è stato possibile identificarli e segnalarli alla Procura, che ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di una misura cautelare.

Così la Stazione Carabinieri di Roma Acilia ha notificato ai due iraniani, 40enne lei e 20enne, la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nel luogo dove sono stati rintracciati e si erano stabiliti. Anche in questa occasione sono risultate fondamentali le informazioni ricevute dalle vittime, la capillarità dell’Arma su tutto il territorio nazionale e la capacità di condividere efficacemente le informazioni.

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