Ladri di trote alla pescicoltura Rubati 1,5 quintali di pesci pregiati

I ladri hanno preso di mira la pescicoltura di Ragoli dove l’Associazione sportiva pescatori dilettanti Basso Sarca si occupa del recupero di pregiate trote lacustri autoctone, la cui presenza era fortemente in calo, destinate principalmente al ripopolamento delle acque della Sarca.


Due furti, a distanza di un paio di mesi, per un danno economico complessivo stimato fra i 3 e i 4.000 euro, e 1,5 quintali di trote lacustri adulte sottratte solo nel furto della scorsa sera avvenuto nella notte fra domenica e lunedì.
I ladri hanno anche danneggiato la recinzione, i teli di copertura e alcune griglie delle vasche di allevamento, oltre a causare altri danni alle trote che non sono riusciti a catturare che, spaventate, per sfuggire alla cattura hanno sbattuto contro le pareti in cemento delle vasche e sono ora «in osservazione».


«Siamo molto amareggiati per l’accaduto - commenta il vicepresidente dell’Associazione Natale Sartori - siamo tutti volontari e non c’è nulla di commerciale in quello che facciamo, solo l’interesse per il ripopolamento delle acque e la salute dei fiumi. Si rischia la chiusura dell’attività se la cosa si ripete o se ci dovessero portare via le fattrici. E’ davvero un peccato davanti al lavoro di tanti volontari, anche il dipendente e il guardiapesca che operano nella struttura sono rimasti malissimo».
Un furto che ha tutta l’aria di essere per rivendere poi il pesce a ristoranti o attività commerciali: «Non sembrano esserci segni che si sia tentato di portare via il pesce vivo - spiegano in Associazione - anche l’incuria e l’aggressività che vediamo nei danni fatti porta a pensare che sia un furto solo mirato a rivendere i pesce».


L’Associazione ha avviato la ristrutturazione della pescicoltura di Ragoli all’interno di un progetto più complessivo di recupero della trota lacustre e marmorata condiviso con il Servizio Foreste e Fauna della Provincia: proprio in questi giorni sono in corso i lavori di sistemazione per la captazione delle acque di sorgente e la realizzazione di nuove vasche per l’allevamento dei pesci.


Solo lo scorso anno, grazie al lavoro dei volontari che nella pescicoltura usano tra l’altro solo acqua sorgiva che garantisce alla struttura di essere indenne da potenziali malattie che colpiscono la fauna ittica, sono stati allevati e immessi nelle acque in concessione oltre 50.000 avannotti di trota fario, quasi 150.000 trotelle lacustri ed altre 17.000 circa trotelle fario da 3 a 12 cm.


Non è solo la parte puramente economica e materiale a preoccupare i vertici dell’Associazione, quanto il ripetersi, praticamente identico, dei furti facendo ipotizzare che siano gli stessi malviventi ad aver preso di mira la pescicoltura situata nel comune di Treville. Il primo furto è avvenuto infatti a fine gennaio, con le stesse modalità: i malviventi sono presumibilmente arrivati attraversando la Sarca, si sono aperti un varco nella recinzione e hanno fatto man bassa di esemplari.


«Se fossero state rubate o danneggiate le fattrici avrebbero potuto esserci ricadute pesantissime sull’attività riproduttiva degli anni a venire - spiega Sartori - compromettendo in maniera significativa l’attività della pescicoltura».


Davanti ai due furti di fila e il pericolo di vanificare il lavoro impostato e messo in campo in questi anni, il direttivo ha optato per installare un sistema di videosorveglianza e allarme direttamente collegato con le forze dell’ordine, per scongiurare ulteriori incursioni, ma nel frattempo lancia un appello alla popolazione a presentarsi dai carabinieri di Tione se in possesso di informazioni che possano aiutarli a catturare i responsabili del furto.

comments powered by Disqus