L'Associazione commercianti di Storo si è sciolta dopo meno di due anni

Seicento giorni. Tanto è rimasta viva l’Associazione commercianti di Storo: dal 20 aprile 2016 (giorno dell’Assemblea di fondazione, avvenuta nella sala riunioni del municipio) al 29 novembre 2017, giorno in cui l’assemblea ha decretato la chiusura. Poi, come spiega uno stringato comunicato postato sulla pagina Facebook dell’Associazione, si è ritenuto di scioglierla.
«In data 29 novembre - scrivono i responsabili - si è tenuta la riunione dell’Associazione commercianti di Storo, per discutere del futuro dell’Associazione stessa. Dopo un breve dibattito la maggioranza ha concordato che, causa i molteplici impegni privati dei vari associati, non ci sia modo di proseguire con un’attiva e fruttuosa collaborazione».
«In effetti», conferma Alessandra Grassi del bar Peter Pan, eletta presidente del sodalizio, «abbiamo constatato di non avere il tempo per pensare a manifestazioni comuni: infatti quando abbiamo organizzato manifestazioni, abbiamo dovuto prendere atto delle difficoltà, perché ognuno ha i suoi impegni». Che qualche scricchiolio si avvertisse era già stato chiaro quest’estate, quando i commercianti (a dispetto dei buoni propositi iniziali) non erano riusciti ad organizzare eventi, come peraltro sarebbe stato fra gli scopi dell’Associazione. Ma fin dall’inizio qualche problema si era manifestato: non a caso l’Associazione, che era partita con l’obiettivo di raccogliere commercianti di tutto il territorio comunale, si era fermata al solo paese di Storo. Diffidenze? Campanili?
«In conclusione - continua il comunicato - si è decretata la chiusura. I soldi rimanenti verranno devoluti ad alcune associazioni del paese; ci scusiamo fin da subito con le associazioni che resteranno escluse, ma non ci è stato possibile dare un contributo a tutti: abbiamo cercato di fare il possibile con i soldi rimasti. Ringraziamo per prima la popolazione, che ha partecipato alle nostre iniziative, dimostrando entusiasmo nonostante le avversità climatiche; il Comune e in modo particolare l’assessore Stefano Poletti, per il sostegno ricevuto; tutti i privati e le associazioni che hanno collaborato e contribuito alla realizzazione dei nostri eventi».
Sarà un de profundis, ma la conclusione è all’insegna dell’ottimismo. «Ci teniamo a sottolineare che seppur non più in forma compatta come associazione, ma a livello privato di singoli commercianti, continueremo nel nostro piccolo a fare e a collaborare per ravvivare la quotidianità del nostro paese». Che era lo scopo iniziale dell’Associazione: della presidente Alessandra Grassi, del vicepresidente Claudio Bazzani del Caffè Centrale e degli altri membri del sodalizio.

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