Pinzolo-Mantova pellegrinaggio e turismo

L’11 novembre è una data importante per la comunità di Pinzolo.
Da 27 anni si commemora San Martino con il tradizionale viaggio a Mantova davanti all’altare della chiesa dedicata a San Martino in via Pomponazzo per rendere omaggio agli antenati antenati di Pinzolo che di quell’altare furono artefici.
Nel 1604, infatti, la folta comunità di emigrati rendenesi, trasferiti nel mantovano per lavoro, ottennero il permesso dalla locale diocesi di costruire un proprio altare nella chiesa di San Martino attorno a cui pregare.
Anche quest’anno la tradizione è stata rispettata con il sindaco Michele Cereghini e il presidente del Parco Adamello Brenta Joseph Masè che hanno guidato la folta delegazione nella città di Virgilio. I legami della Val Rendena con Mantova sono forti: dal pellegrinaggio, alla memoria degli emigranti, al gemellaggio tra l’Istituto comprensivo della Val Rendena e la scuola Martiri di Belfiore. «Ringrazio tutti coloro che si attivano per l’organizzazione di questa iniziativa - ha detto il sindaco al termine del viaggio - e voglio dedicare un pensiero speciale a Italo Maffei “Lustro” che è stato artefice di questa tradizione».
L’occasione del pellegrinaggio è stata anche quella di dare il via, da parte del Parco Adamello Brenta, del tour nelle piazze italiane del Palaorso partendo proprio da Piazza Virgiliana. Il Palaorso è uno stand gonfiabile a forma di igloo che il Parco ha iniziato ad usare l’anno scorso per presentare le bellezze naturali anche al di fuori dell’area protetta, in contesti insoliti, anche urbani, come le piazze italiane. Da luglio il Palaorso è già stato richiesto in molte occasioni ma finora ha varcato raramente i confini trentini. Al suo interno filmati con immagini della natura del Parco incantano i visitatori sia grandi che piccini.

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