Dalla valle del Chiese i robot per gli States

di Chiara Turrini

Soluzioni robotiche per l’industria, dalla Valle del Chiese agli Stati Uniti. La storia di Bm Group inizia a Condino nel 1993 ma in breve tempo si allarga fino a contare 140 dipendenti e 4 sedi operative, a Borgo Chiese, Brescia, Verona, Padova, e la nuova arrivata negli Usa in Virginia.

Prossima a festeggiare i 25 anni di attività, Bm Group, nata come Bm Elettronica, ha da poco costituito una società americana, la Bm Group Usa, «che avrà il compito di rispondere alla crescente richiesta di innovazione del mercato statunitense del metals - spiegano dall’azienda fondata e oggi diretta da Mirko Bottini -. A Houston, in Texas, la sede legale e a Chester, in Virginia, invece, quella operativa. È proprio qui che il personale italiano avrà il compito di formare e affiancare le nuove risorse selezionate in loco». [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"1590591","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]

«La nostra presenza presso il cliente vuole dimostrare la qualità  della nostra offerta, un service sempre disponibile e un riferimento per ogni nuova richiesta. Con soluzioni completamente customizzate frutto di una stretta collaborazione con il cliente, di reciproca fiducia e condivisione degli obiettivi» commenta Gianluca Maccani, responsabile commerciale per gli Stati Uniti.

«Negli ultimi cinque anni abbiamo investito molto in attività di internazionalizzazione, partecipando alle più importanti fiere di settore; in poco tempo siamo stati chiamati per tenere delle relazioni tecniche a conferenze e forum, ci siamo presentati a colossi dell’acciaio come una media azienda italiana, competente e seria, snella e disponibile. Sentire che le richieste dei clienti erano proprio quelle sulle quali noi avevamo investito risorse e sforzi negli ultimi anni, ci ha fatto capire che eravamo sulla strada giusta».

«Oggi, pur essendo leader a livello mondiale di soluzioni robotiche rivolte al settore siderurgico continuiamo ad investire in ricerca e sviluppo, applicando le tecnologie più avanzate per essere sempre un passo avanti. Il processo siderurgico racchiude molti reparti ad alto tasso di rischio e noi vogliamo cambiare il ruolo dell’operatore, facendolo diventare un supervisore, - aggiunge Andrea Tonini, Direttore Commerciale di Bm Group Holding - sicurezza, produttività, qualità grazie a sistemi che integrano l’automazione con la robotica e con la visione artificiali. E poi la tracciabilità, un elemento fondamentale per conoscere nel dettaglio la storia del prodotto e del processo, indispensabile se si vogliono attivare politiche di miglioramento e ottimizzazione delle performances.Infine la cyber security. Ecco che cosa ci viene richiesto».

Nella testa di Mirko Bottini il concetto di Industria 4.0, era già chiaro prima che venisse coniato; con lo slogan «Innovating the future», infatti, ha comunicato fin dal principio lo scopo di innovare l’industria verso il futuro. E non c’è futuro senza sostenibilità. «Bm Group ha inoltre una divisione, Bm Greenpower, che si occupa di impianti energetici da fonti rinnovabili chiavi in mano, avvalendosi della specializzazione delle controllate Hydroalp (progettazione e realizzazione turbine idrauliche), Hs (montaggi meccanici e gestione di impianti idroelettrici) e Tecnerga (società consulenza per efficientamento energetico)».

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