Tione, vinti 200mila euro al «Superenalotto»

E scatta subito la caccia al fortunato

di Giuliano Beltrami

La fortuna aiuta gli audaci. Ma a volte non serve una grande audacia: basta andare nel tabacchino del proprio paese e giocare alcuni numeri al lotto. È quanto deve aver pensato un cittadino (o una cittadina, non è dato sapere, come quasi sempre in simili circostanze) di Tione (o forse no, nemmeno questo, ovviamente, è di nostra conoscenza), che si è recato (recata) alla rivendita Rota (uno dei tabacchini storici di Tione) e ha giocato cinque numeri su due schedine del Superenalotto. Risultato: 200.000, anzi (per essere precisi fino alla pignoleria), 200.371,56 euro, portati a casa (per ora virtualmente) in men che non si dica. Inutile dire che chi è stato onorato dal bacio di Madama la Fortuna non ha né un nome, né un cognome, né un volto. E non li avrà mai, c'è da giurarlo. 

A spiegarlo è lo stesso gestore del tabacchino/edicola di Tione, Bruno Rota, che gestisce l'esercizio insieme alla figlia Isabel. «Anche se conoscessimo il nome, che non conosciamo e che tutt'al più potremmo scoprire se la persona si presentasse, non potremmo rivelarlo, perché siamo tenuti all'anonimato». Come si diceva, il giocatore ha vinto oltre 200.000 euro. Per entrare nelle complicazioni del gioco, possiamo dire che ha fatto due cinque da 100.185,78 euro, giocando una schedina di appena sei euro su due colonne da sei numeri. Con ognuna due superstar. Su una colonna ha indovinato cinque numeri su sei, mancando un solo numero, l'84. Se avesse preso pure quello...

«La vincita sarebbe stata stellare», mormora Bruno Rota, il quale mette lì con noncuranza una cifra che solo a nominarla fa girare la testa: «37 milioni di euro». Quello di sabato sera era il concorso numero 51. Il cliente della tabaccheria/edicola Rota di Tione può vantare un primato: i due cinque giocati nel capoluogo giudicariese sono stati gli unici in tutta Italia. Soddisfazione? Immaginiamo di sì. E se ci è concesso, invitiamo chi ha vinto a non rosicare troppo e a non battere la testa contro il muro per quell'84 mancato. 84... Nella smorfia napoletana significa «la chiesa». Vuoi vedere che il vincitore o la vincitrice non ha buoni rapporti con la chiesa? Che sia un indizio?

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