Comano Terme, in arrivo la nuova biblioteca

di Denise Rocca

È in dirittura di arrivo il progetto esecutivo della nuova Biblioteca di valle delle Giudicarie Esteriori, approvato ieri dalla giunta comunale. Sorgerà al posto di una parte - l’ala destra che una volta fungeva da essicatoio - dell’edificio ex Masera Tabacchi, nel cuore della località di Ponte Arche, da anni in abbandono: è proprio a riuscire, entro fine 2016, a pdemolire l’ala dell’edificio che la società di proprietà della famiglia Bleggi ha donato al comune, che si punta dall’ufficio tecnico di Comano Terme.

«Vorremmo, se possibile, evitare di fare lavori pesanti e avere spostamento massiccio di materiale in primavera quando riapre la stagione turistica» spiegano i tecnici. Bando di gara per le imprese edili e di impianti in arrivo quindi entro fine anno: 1 milione e 600mila euro le risorse messe a bilancio dal comune per la realizzazione del nuovo edificio della biblioteca, finanziato sul Fondo Unico Territoriale due anni fa.

La nuova biblioteca si articolerà su tre piani, a partire dal mediano ad altezza del cortile interno dell’edificio, proprio la piazza che rimane di proprietà privata della società Bleggi, ma destinata ad uso pubblico. L’area aperta all’interno della Masera era stata uno dei punti di forza della proposta Bleggi nella gara per l’acquisizione dell’edificio che il comune aveva indetto, poi annullata dal Tar nel giugno 2012. La nuova biblioteca sopperirà ai problemi di spazio dell’attuale, grazie al nuovo edificio di 4.400 metri cubi di volume distribuiti su 285 metri quadri.

Un intervento che ambisce non solo a dare una nuova sede alla biblioteca, proiettandola verso un concetto moderno di spazio culturale, ma anche a fare un intervento urbanistico di recupero di un edificio che rappresenta molto per la località e la vallata. L’intervento prevede la demolizione dell’attuale cubatura dell’ex essicatoio e la costruzione ex-novo di un corpo di fabbrica che non si sommi né nasconda il resto dell’edificio storico dell’ex Masera Tabacchi, simbolo dell’operosità del Dopoguerra e un pezzo di storia importante dell’economia valligiana. Vetro, acciaio e soluzioni di risparmio energetico caratterizzano il progetto preparato in-house dall’ufficio tecnico del comune.

«Grazie alla sua localizzazione - si legge nella documentazione progettuale - alla sua imponente e articolata volumetria e alla sua presenza consolidata sin dagli anni Trenta nella storia della Valle delle Giudicarie Esteriori, il complesso della Masera ben si presta a diventare un nuovo caposaldo urbano in grado di fungere da catalizzatore sociale a scala territoriale, integrando attività commerciali e funzioni pubbliche. Tale intervento, privilegiando il recupero e la valorizzazione di edifici attualmente dismessi, porterà a una riqualificazione e rivitalizzazione di quella parte dell’abitato, creando una nuova piazza urbana e un nuovo centro di socialità culturale».

Il resto del grande edificio della Masera che affaccerà sulla piazza sarà infatti adibito dalla proprietà privata a spazi commerciali e residenziali, per un recupero urbanistico di quello che è il cuore del paese di Ponte Arche.

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