Sfreccia in moto a 114 all'ora in centro abitato Fermato: maximulta e ritiro della patente

È stato sorpreso mentre sfrecciava lungo una via interna al centro abitato ad una velocità ben oltre i 50 chilometri orari consentiti: gli strumenti della polizia locale hanno infatti rilevato i 114 chilometri all’ora. Non si tratta di un primato ma, considerato il contesto urbano, i rischi sono evidenti.

È accaduto nella tarda mattinata di ieri in valle del Chiese, lungo la statale 240 di Loppio e della valle di Ledro, dove gli agenti della polizia locale della Valle del Chiese hanno effettuato dei controlli per la sicurezza degli uteniti della strada, monitorando il tratto in cui la statale esce dall’abitato di Storo e prosegue verso la valle di Ledro, ancora in zona urbana, con rischi legati alla presenza di pedoni e ciclisti e con limiti dunque di 50 chilometri orari.

In una giornata di sole e di caldo più estivo che primaverile, sono state tante soprattutto le moto a sfrecciare sotto gli occhi attenti degli agenti coordinati dal comandante Stefano Bertuzzi. E se la maggiornaza degli utenti della strada ha dimostrato di rispettare le prescrizioni del Codice e i dettami del buon senso per una guida responsabile, c’è chi invece ha davvero esagerato.

È il caso, come detto, del motociclista sorpreso a sfrecciare in sella alla sua due ruote ad una velocità più che doppia rispetto ai limiti consentiti dalla legge. Per l’uomo, un milanese a cui l’irregolarità è stata subito contestata, è scattato il ritiro della patente ai fini della sospensione, oltre ad una salatissima sanzione pecuniaria.

Non solo: sono stati almeno quattro i casi di superamento di limiti in maniera, per così dire, abbondante, con moto sorprese a sfrecciare a 90 chilometri orari sempre con il limite dei 50 chilometri orari. In tutto, in una sola mattinata, le sanzioni a contestazione immediata sono state circa una decina.

Gli agenti della polizia locale della Valle del Chiese hanno poi proseguito il loro lavoro anche nel pomeriggio, rilevando altrettante irregolarità da parte di automobilisti e motociclisti lungo quel tratto di strada ed anche lungo la statale 237 del Caffaro.

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