Operazione antibracconaggio a Prezzo. Cacciatore denunciato dalla Forestale

Nuova operazione antibracconaggio da parte degli uomini del Corpo Forestale trentino. Questa volta sono entrati in azione nel Comune di Prezzo dove hanno sequestrato materiale per l'attività di bracconaggio per la cattura di uccelli di specie protette. Un cacciatore della riserva di Daone-Bersone-Praso-Prezzo è stato denunciato.     

Lo scorso 8 ottobre, verso le ore 14.30, i forestali della Stazione di Pieve di Bono, coadiuvati dal Guardiacaccia, dopo aver udito alcuni colpi di fucile provenienti dalla località Cerè nel Comune di Prezzo, sono intervenuti in zona, scoprendo un cacciatore della riserva di caccia di Daone-Bersone-Praso-Prezzo, risultato poi in possesso di regolare licenza e di permesso di caccia per la stagione venatoria 2015-2016, intento alla caccia da capanno, utilizzando una trappola a scatto per la cattura di uccelli, munita di un insetto quale esca, allo scopo di riarmarla (sistema adatto alla cattura di uccelli insettivori protetti, quali cince, pettirossi, ecc.).

Il cacciatore è stato successivamente raggiunto nella sua abitazione a Prezzo dove ha tentato di occultare un contenitore in plastica contenente 65 uccelli morti, appartenenti a varie specie protette quali cince, fringuelli, peppole e cardellini. Gli agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione dei luoghi, rinvenendo una trappola a scatto in acciaio, ulteriori 15 uccelli morti di varie specie protette (tra cui cince, pettirossi, ciuffolotti, cardellini, tordella), un fucile cal. 410 non denunciato ed un esemplare di gufo comune imbalsamato. Sono state poi rinvenute altre armi (anche munite di accessori aventi funzione di silenziatore) e munizioni. Un’arma è risultata non denunciata né presente all’interno della banca dati nazionale sulle armi. Gli uomini della forestale hanno provveduto dunque al sequestro penale del materiale rinvenuto ed alla contestazione dei reati conseguenti.

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