Agnelloni in fuga

Ci sono voluti alcuni giorni di lavoro, con tre pastori aiutati dai cani, per radunare il gregge di circa 550 agnelli, in gran parte sparsi da settimane nei pascoli tra Cimego e Castel Condino.
Portati all’alpeggio in giugno nella zona delle malghe Bissolo, Campiello e Bosco, e affidati ad un malgaro inesperto, gli ovini hanno cominciato a scappare di qua e di là, come è nella loro natura. Si tratta infatti di animali vaganti che si spostano in continuazione, e vanno controllati giorno e notte. Cosa che evidentemente l’unico pastore non era in grado di fare.
Gli «agnelloni», bestie di 7 - 8 mesi che arrivano a pesare anche 70 chili, sono tutti «chippati» all’orecchio e quindi subito riconoscibili come appartenenti ad un’importante azienda agricola della zona. Sono allevati allo stato naturale probabilmente per essere destinati alla macellazione rituale islamica.
Fin da subito la gestione del gregge è apparsa anomala, e le guardie forestali che battono i boschi e i pascoli del Chiese hanno segnalato più volte la situazione ai titolari dell’azienda agricola. Spesso sono state le stesse guardie a «muovere» con l’aiuto dei cani gli agnelli, che a gruppi di trenta o quaranta pascolavano fuori zona, spingendoli verso le malghe di Cimego.
Ma recuperati quaranta, ne scappavano sessanta, e così via: si è andati avanti di questo passo per settimane.
All’inizio, la scomparsa degli agnelli era sembrata strana, tanto che qualcuno aveva ipotizzato la presenza dell’orso in zona, ma la mancanza di animali morti e carcasse putrescenti ha fatto subito rientrare questa ipotesi. Denunce di furto non ce ne sono state. Non restava che la negligenza nel gestire il gregge come spiegazione per gli agnelli vaganti nei prati incolti fin verso la Valdaone. Fatto sta che ad un certo punto è sparita più della metà del gregge, e con la prospettiva di 300 agnelli vaganti e del danno conseguente, i titolari dell’azienda agricola sono intervenuti. Con l’aiuto di altri due pastori, in tre giorni, hanno radunato la gran parte del gregge.
Ci sono ancora da recuperare alcuni agnelli che sono andati a bere e mangiare a quote più basse, ma sono già stati individuati e saranno radunati e riportati nei pascoli delle tre malghe di Cimego. Sperando che il gregge non si disperda di nuovo, e pastori e cani facciano il loro dovere.

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