A fuoco la baita del comandante forestale

di Denise Rocca

Baita a fuoco e danni per migliaia di euro nel cuore della notte in Val di Breguzzo: si tratta della ca' da mont di Bruno Todeschini, comandante della stazione forestale di Spiazzo da oltre una decina di anni. Erano le 3 e mezzo del mattino tra lunedì e martedì quando il comandante dei vigili del fuoco volontari di Bondo e Breguzzo, Ezio Valenti , è stato avvisato di un incendio scoppiato nei boschi sopra il paese. A dare l'allarme era un allevatore che andava a curare le proprie bestie in stalla all'inizio della valle e che passava con il trattore.


In località Limes, a un centinaio di metri in linea d'aria dall'omonimo rifugio, il chiarore anomalo dell'incendio ha attirato l'attenzione dell'allevatore che non ha perso tempo a chiamare i soccorsi, ma all'arrivo dei vigili del fuoco l'incendio era già in stato avanzato e aveva avvolto sia i vani abitazione che il fienile. A supporto dei vigili del fuoco di Bondo e Breguzzo sono intervenuti anche i volontari del corpo di Tione con l'autobotte, non appena si è capito che per domare le fiamme ormai alte e ben alimentate serviva più riserva acqua, oltre alle forze dell'ordine e i periti per stabilire le cause dell'incendio. Una quarantina i pompieri impegnati, con gli ultimi volontari che hanno lasciato il luogo dell'incendio verso le 8.30 del mattino di ieri dopo una notte di lavoro intenso.


«Da quello che abbiamo potuto vedere noi - spiega il comandante dei vigili del fuoco volontari di Tione Sergio Armani - il fuoco ha covato molto all'interno e solo lo scoppio di una bombola ha fatto collassare il tetto e quindi l'incendio si è sviluppato in maniera ampia prendendo aria». La baita e il fienile di Bruno Todeschini hanno subito forti danni: crollato il tetto, anneriti e rovinati gli interni, come si vede nelle fotografie, pur nella spartanità della costruzione i danni sono ingenti. «Le indagini sono in corso - spiega uno stupito e amareggiato Todeschini - e si capirà se è doloso o meno, in ogni caso spero prioprio non sia legato al mio lavoro, ma non voglio nemmeno pensarlo».

Il comandante Enzo Valenti è stato uno degli ultimi a lasciare la valle, ma mantiene stretto riserbo sulle indagini in corso. Dai primi rilievi delle autorità il dolo non è al momento escluso ma ogni pista viene battuta dagli inquirenti. Anche se appare davvero remota l'ipotesi di combustione dall'interno visto che nel fienile in questi giorni non ha alloggiato nessuno ed anche la stufa non veniva accesa.

comments powered by Disqus