A Moena 2,3 milioni di avanzo di bilancio La minoranza all'attacco del sindaco

Consiglio comunale eccezionalmente acceso e articolato, quello tenutosi martedì sera al municipio della fata delle Dolomiti.
Due punti all’ordine del giorno che hanno visto scontrarsi maggioranza e minoranza, facendo tuonare assessori e consiglieri non tanto sulla gestione amministrativa del Comune, ma su una tematica latente da tempo e emersa nell’analisi del bilancio consultivo 2017 in tutta la sua preminenza: qual è il rapporto tra staff burocratico, e le figure politiche di coordinamento del Comune, quando si parla di progettare nuovi interventi e seguire possibili progetti finanziabili, in modo da investire le importanti entrate prodotte dal Comune?
Un dubbio più volte alzato dal consigliere Maurizio Deville, di fronte all’avanzo di amministrazione 2017 di 2.337.921,80 euro presentato dal sindaco nella sua puntigliosa analisi del rendiconto 2017. Un documento in cui emerge sì un importante equilibrio di bilancio a 15.484.518,92 ma vede per il secondo anno consecutivo la perdita di una somma milionaria nel limbo del fondo vincolato provinciale, somma peraltro in continuo aumento dal subentro della nuova amministrazione.
Non mancano di certo gli interventi e gli stanziamenti, da parte delle politiche al turismo e allo sport (stanziati 272.841 euro) assetto del territorio e edilizia abitativa (250.975 euro per la progettazione zona le giare e distretto artigianale, progettazione zona 30 in via Loewy, analisi del territorio per il piano telefonia e altri interventi e importanti interventi di somma urgenza al servizio idrico integrato 2.024.610 euro), ma, di certo vedersi scappare 2 milioni dalle dita ha acceso gli animi della minoranza, che ha segnalato, inoltre, la mancata richiesta per il secondo anno consecutivo di un parziale recupero degli avanzi precedenti, presentando richiesta di finanziamento fino a 500.000 euro entro il 4 maggio 2018
«Una richiesta regolamentata e ben illustrata dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, comma 502 di cui si sono avvalsi 145 comuni trentini su 176: gli altri comuni, a differenza di Moena, non hanno partecipato alla richiesta perchè non avevano avanzi di amministrazione da riscattare. Secondo i calcoli, avremmo ottenuto come minimo 350.000 euro, una minima parte di quello che abbiamo disperso nel 2016, ma, almeno, sufficiente a finanziare progetti di sistemazione delle strade, dell’illuminazione carente in strada de Turchia, nuovi progetti per il sociale… Invece, nulla. Le esigenze non mancano, non manca neppure il personale degli uffici, visto che siamo ampiamente dimensionati rispetto ai comuni vicini. Qual è il problema?». Dopo un acceso dibattito, il sindaco Edoardo Felicetti ha ammesso «Il piano concordato con l’ufficio tecnico non prevedeva altri progetti, e quelli previsti sono stati in gran parte finanziati. Si può condividere la vostra posizione e la vostra perplessità, ma i progetti, l’impegno per la rendicontazione e la gestione quotidiana è veramente, veramente complessa, e ci impiega al mille per cento. Quando si seguono una montagna di aspetti piccoli, a volte, sfuggono le grandi questioni».

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